Massaggi osè, i sigilli al centro

Sabato 24 Febbraio 2018
IL CASO
PRADAMANO La settimana scorsa il centro massaggi la Rosa Nera di Pradamano è stato posto sotto sequestro preventivo da parte dei carabinieri della Compagnia di Palmanova, comandata dal capitano Stefano Bortone, per prostituzione. I militari dell'Arma hanno appurato che in questo centro, attivo da alcuni anni sulla strada regionale 56, non venivano eseguiti solo massaggi rilassanti: le ragazze, cinesi, si spingevano ben oltre, con prestazioni sessuali a pagamento. L'indagine è coordinata dalla Procura di Udine, al cui vaglio sono stati trasmessi gli accertamenti raccolti. Non si tratta della prima attività investigativa portata a termine dai carabinieri della città stellata. Il 26 settembre dell'anno scorso, infatti, si era conclusa una complessa e prolungata indagine condotta dalla stazione dei carabinieri di Palmanova, comandata dal luogotenente Antonio Tomaiuolo, finalizzata a contrastare il fenomeno della prostituzione nella città stellata, attuata all'interno del centro massaggi Luna, situato alle porte della città.
In quella circostanza a finire in carcere erano state due cittadine cinesi, mentre altre sette, cinque cinesi e due italiani, erano state deferite in stato di libertà. Sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione erano stati i capi d'accusa contestati a tutti. Il provvedimento era stato anche notificato ad altri cittadini cinesi, denunciati in stato di libertà perché, a conoscenza dell'attività di prostituzione, la favorivano, occupandosi di incombenze varie all'interno del centro massaggi; partecipando inoltre ai proventi della prostituzione. Oltre a loro erano stati deferiti in stato di libertà anche i cittadini cinesi contitolari del centro massaggi Luna, ritenuti responsabili di tollerare e favorire l'attività di prostituzione delle cinesi arrestate. Il centro era stato sottoposto a sequestro preventivo, mentre a carico degli indagati erano state effettuate delle perquisizioni personali e domiciliari. Queste ultime avevano permesso di sequestrare 11.000 euro in contanti, due carte di credito della Bank of China, il contratto di compravendita di una casa in Cina per un valore di 250.000 euro, sette telefoni cellulari, un notebook e documentazione contabile idonea a ricostruire il giro di affari del centro massaggi nell'ultimo biennio. A questo primo contratto di compravendita se ne erano poi aggiunti altri: la cinese insomma, da inizio attività a Palmanova, era riusciuta a mettere da parte un milione di euro poi investiti in Cina in case e immobili. Le prestazioni sessuali avevano un costo per i clienti che variava dai 50 ai 100 euro, a seconda del servizio richiesto e che in certi casi arrivava anche al rapporto completo. Si stima che l'incasso giornaliero si attestasse sui 400 euro.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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