Martina: guai se il futuro del Fvg fosse deciso in Padania

Martedì 24 Aprile 2018
POLITICA
TRIESTE «Guai se il futuro del Friuli Venezia Giulia fosse deciso in Padania, a Milano come a Venezia. Non siete quella cosa. Da qui può arrivare un'interpretazione moderna della questione territoriale dentro il nuovo tempo in cui stiamo vivendo in Europa e nel mondo. Voi avete una storia che dice questo: non fatevela fregare dalla Padania». Questo il messaggio che il segretario nazionale del Pd Maurizio Martina ha voluto lanciare ieri pomeriggio da Trieste a sostegno della candidatura di Sergio Bolzonello alla presidenza della Regione per il centrosinistra. «Se vengono qui ad immaginare di lucrare sull'esperienza di questo territorio aggiunge stanno facendo un'operazione a tradimento rispetto ai bisogni di questa realtà».
Riferendosi alla visita di Matteo Salvini per Fedriga presidente, «c'è una mancanza di rispetto profonda per questa terra prosegue - se uno viene qua e pensa più agli equilibri romani e non invece ai bisogni di questi vostri concittadini e di queste realtà, noi non usiamo le elezioni regionali per regolare i conti di questo o quel rapporto dentro il Parlamento ma abbiamo una idea di futuro per il Friuli Venezia Giulia e cose da dire». Secondo il segretario dem «non c'è territorio oggi più strategico di questo per capire anche quale è la posta in gioco, tra apertura e chiusura, tra speranza e paura, tra nuova Europa e vecchi ripiegamenti» ma soprattutto, rivolgendosi agli elettori, «non avete bisogno di omologazione nordista ma di mantenere il carattere speciale, specifico di una terra che nella sua storia ha detto e fatto delle cose». Dunque sottolinea: «Mi interessa che la nostra proposta si apra sempre, vi invito a vedere come la Lega ha strattonato anche nella sua storia recente tante esperienze di governo locale, lì talvolta hanno messo davvero davanti all'interesse collettivo quello del partito e questa cosa non ha mai prodotto un beneficio per la comunità ma guasti, fratture e problemi che poi la comunità ha pagato». Conclude il segretario del Pd: «Penso che il Friuli Venezia Giulia non abbia bisogno di questo in ragione del suo carattere peculiare storico e culturale che ha una radice profonda in un'idea di autonomia molto diversa da quella lombardo veneta e lo dico da bergamasco. Siete su un'altra frontiera e su un'altra partita. C'è bisogno che domenica il Friuli Venezia Giulia voti e scelga per il suo destino e prospettiva». Gli fa eco Bolzonello: «Noi costruiamo il futuro, dall'altra parte predicano la paura e non abbiamo sentito proposte vere e di contenuto. Il patto dei presidenti? Mi fa sorridere, così si svende la Regione».
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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