LE NUOVE TAPPE
UDINE Fatta la legge, quando si potrà o dovrà cambiare

Venerdì 24 Novembre 2017
LE NUOVE TAPPE
UDINE Fatta la legge, quando si potrà o dovrà cambiare effettivamente la cartina geografica del Friuli Venezia Giulia per comprendere a Ovest anche Sappada? La domanda per ora non ha una risposta certa, perché se la vicenda del comune dolomitico è unica per le motivazioni storico-culturali che hanno motivato la richiesta del passaggio dal Veneto al Friuli Venezia Giulia e per la determinazione dei suoi 1.345 abitanti nel perseguire l'obiettivo, è del tutto nuova anche per la tipologia di transito: da una Regione ordinaria a una Regione speciale.
Per ora, dunque, neppure i diretti interessati sanno come evolverà il percorso da qui in avanti, salvo che saranno i decreti attuativi emanati dal Governo a stabilire contenuti e tempi d'azione. Sui quali, però, si va con i piedi di piombo.
COMMISSARIO
Lo fa il sindaco del neo Comune friulano, Manuel Piller Hoffer, che già nell'immediatezza della positiva notizia ha detto che attende di capire se dovrà essere nominato un commissario per sei mesi, come accaduto nei Comuni marchigiani transitati in Emilia Romagna, o se si procederà diversamente. Anche la madre della legge, l'europarlamentare Isabella De Monte, evidenzia «la novità» del transito rispetto a quelli fin qui avvenuti, con tutto ciò che ne consegue. Tuttavia, è proprio lei a prefigurare che i primi interlocutori del Governo per la realizzazione dei decreti attuativi della norma «saranno assai probabilmente essere le Regioni», per l'insieme delle questioni tecniche che dovranno essere affrontate.
SANITÀ
Una per tutte quella della «spesa sanitaria per l'assistenza», ricorda De Monte, poiché il Friuli Venezia Giulia paga il servizio con propri fondi, mentre la Regione Veneto con quelli del Fondo sanitario nazionale. Sul bilancio regionale del Fvg pesa anche il trasporto pubblico locale, che ora dovrebbe arrivare fino a Sappada. Ci sarà poi la partita degli impianti sciistici, per quello che diventerà il sesto polo della neve del Friuli.
Neppure sui tempi di realizzazione dei decreti attuativi si trova chi si sbilancia. Qualcuno dice che saranno ormai materia del prossimo Governo nazionale, data l'imminenza del voto, altri ritengono che si potrebbe agire subito, come per altro si sta lavorando già per dare risposta alla voglia di maggior autonomia espressa da Lombardia e Veneto con il referendum dell'ottobre scorso.
RICORSI
Intanto gli oppositori del passaggio di regione non demordono e tra questi il veneziano capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che ieri ha scritto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per chiedergli di non firmare la legge, poiché avrebbe, secondo il forzista, profili di illegittimità costituzionale. Forza Italia del Fvg la pensa diversamente, tanto che la deputata e coordinatrice regionale degli azzurri, Sandra Savino, ha votato «sì» al passaggio e il capogruppo in Consiglio regionale Riccardo Riccardi ha sostenuto che Fi Fvg «accoglie a braccia aperte Sappada».
A essere convinta che gli oppositori non faranno più strada è anche De Monte: «Il rilievo secondo cui servirebbe una legge costituzionale e non una legge ordinaria non regge proprio afferma l'eurodeputata avvocato - poiché questo è un aspetto che si era già studiato e valutato approfonditamente, verificando che si poteva agire per via ordinaria». Dal suo punto di vista «non ha consistenza neppure l'obiezione che il Consiglio del Veneto non ha deliberato, poiché esso ha comunque votato una mozione e quindi la sostanza dell'atto, cioè la posizione della Regione, c'è ed è chiarissima».
Antonella Lanfrit
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Ultimo aggiornamento: 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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