Lavori in via Poscolle, il Comune ora va incontro ai commercianti

Giovedì 21 Giugno 2018
I LAVORI DELLA DISCORDIA
UDINE Si sapeva che non sarebbe stato un cantiere facile: via Poscolle è chiusa da tre giorni, ma il disagio, a quanto pare, inizia già a farsi sentire. Tra i commercianti, infatti, c'è già chi lamenta cali considerevoli nelle entrate, come il titolare del ristorante pizzeria Biffi, Diego Giordano, che ha scritto una mail urgente al sindaco per comunicargli la sua situazione: Purtroppo si legge nella lettera -, stiamo soffrendo per la chiusura della strada e questo ci arreca grave e irreparabile danno sotto un aspetto economico finanziario. Ho un calo del 70% negli incassi quotidiani e ritengo che dovrò attivare la cassa integrazione per lasciare a casa del personale che risulta essere in eccesso. Qui, con cinque persone a pranzo non copriamo nemmeno le spese fisse che, come ben sa, sono elevatissime. Tutto questo è anti-economico anche per le casse dello Stato, poiché se interviene una cassa integrazione, gli ammortizzatori sociali devono intervenire a pagamento.
L'imprenditore, assieme al suo consulente del lavoro, lo Studio Tutino, chiede a Pietro Fontanini un incontro per trovare una soluzione condivisa al problema magari valutando continua -, una parziale apertura della via a senso unico, oppure un'occupazione di suolo pubblico all'esterno del ristorante, affinché possa promuovere diversamente il locale, quantomeno in queste serate estive. La prego di voler trattare con urgenza la posizione, considerata la situazione. Anche sotto un aspetto fiscale sarà da intervenire, con delle agevolazioni per i commercianti presenti in questa via.
L'intervento per il rifacimento del porfido di via Poscolle, che da lunedì ha portato la chiusura della strada al traffico, dovrebbe durare circa tre mesi (quindi verrà riaperta in settembre) e fa parte della tranche di lavori decisi e avviati già dalla precedente amministrazione, come quello, ad esempio, di via Grazzano o di viale Trieste. Il sindaco, da parte sua, apre ad alcune richieste per limitare il disagio: «Seguiremo il suggerimento dei commercianti stessi di mettere cartelli per fare pubblicità del fatto che i negozi sono aperti spiega Fontanini -. Poi faremo un'ordinanza per permettere che, nelle zone non interessate dai lavori, gli esercizi possano mettere dei tavolini in strada o fare animazioni. Mi rendo conto che ci sono difficoltà: purtroppo, la strada deve per forza essere chiusa per consentire i lavori di rifacimento, ma cercheremo di attenuare questo disagio permettendo alle attività di fare qualcosa in più rispetto a quanto era concesso prima».
A.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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