Lasagna: «Una salvezza sofferta, speriamo di rifarci l'anno prossimo»

Lunedì 21 Maggio 2018
I GIOCATORI
Per capire quanta paura ci fosse, basta prendere nota della decisione di oscurare durante la partita i maxischermi della Dacia Arena: nessun aggiornamento dagli altri campi, avrebbe solo fatto aumentare la tensione. All'oscuro di tutto, i giocatori dovevano essere liberi di fare solo quello per cui sono pagati. Il trucco forse ha funzionato, o forse le notizie sono filtrate lo stesso, ma poichè erano buone non hanno fatto male e la salvezza, firmata dal piede destro di Seko Fofana (il centrocampista ha segnato il gol numero mille del campionato), è arrivata senza spingere troppo.
IL MIGLIORE
Di certo della stagione. Kevin Lasagna è stato il più applaudito e prima di godersi la festa in spogliatoio ha parlato ai microfoni di Sky: «È stata una salvezza sofferta - ha detto - non volevamo arrivare a giocarcela all'ultimo atto. Ci tenevamo a vincere davanti a un pubblico splendido. Ci dispiace per come sono andate le cose, non ci spieghiamo nemmeno noi l'andamento dell'ultimo periodo». Poi ha proseguito a Udinews Tv: «Mi ha fatto piacere l'applauso dello stadio al momento della sostituzione. Ho fatto 12 gol, in queste partite speravo di farne qualcuno in più, ci tenevo a segnare davanti al nostro pubblico. Non ci sono riuscito, ma l'importante era vincere. C'era bisogno di ritrovare entusiasmo in spogliatoio. Speriamo l'anno prossimo di riuscire a salvarci prima e magari anche di centrare obiettivi più importanti. Ho fatto un pensierino alla Nazionale quando è arrivato Roberto Mancini, ma alla fine non mi ha convocato. Ma non demordo, continuo a lavorare sodo e spero che, prima o poi, arrivi una chiamata».
I COMPAGNI
Tra i migliori c'è stato anche Emil Hallfredsson: «Sono contento di aver giocato queste ultime partite - ha detto a Udinews Tv - volevo dare una mano alla squadra. Mi sono sempre allenato bene sperando di aiutare i compagni». Così poi Stipe Perica e Rodrigo De Paul: «Volevo segnare, peccato per il palo - ha detto l'argentino - ripartiamo dall'abbraccio finale di tutto il gruppo». «Siamo felicissimi di essere rimasti in Serie A, ora bisogna recuperare la testa per la prossima stagione e fare meglio di questa, me compreso», ha concluso il croato.
Sugli spalti non c'era l'atteso tutto esaurito, più di un abbonato ha preferito una giornata di mare. Ma per quasi tutti i novanta minuti l'appoggio alla squadra è stato totale, poi sul finale riecco i cori contro la proprietà, in particolare verso Gino Pozzo. Perché la salvezza va bene, ma il recente passato non si cancella.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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