LA SVOLTA
TRIESTE Il primo gennaio prossimo potrebbe arrivare un drastico taglio

Giovedì 18 Ottobre 2018
LA SVOLTA TRIESTE Il primo gennaio prossimo potrebbe arrivare un drastico taglio
LA SVOLTA
TRIESTE Il primo gennaio prossimo potrebbe arrivare un drastico taglio degli sconti sulla benzina e sul gasolio, con contributi dimezzati rispetto a quelli attuali che ammontano a 21 centesimi al litro di benzina e 14 al litro di gasolio nei Comuni della fascia 1 e rispettivamente di 14 e 9 centesimi in quelli della fascia 2. Lo prevede espressamente la legge attualmente in vigore che disciplina le agevolazioni all'acquisto di carburanti per vetture private (articolo 3, commi 8 e 9 della legge regionale 14 del 2010). Tuttavia l'attuale Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, guidata da Massimiliano Fedriga, intende attenuare in misura importante una botta del genere. Prospettando anche significative contropartite alla voce ecoincentivi.
CONFRONTI
Oggi dalle 10 in poi nella sede della Direzione centrale Ambiente ed Energia della Regione, in via Carducci a Trieste, gli assessori Fabio Scoccimarro (Ambiente, Fratelli d'Italia) e Barbara Zilli (Finanze, Lega) incontreranno con tre confronti distinti i rappresentanti dei benzinai, quelli delle società petrolifere e quelli delle associazioni dei consumatori per raccogliere visioni e idee sul come procedere dal 2019 in poi su questa che figura fra le più significative voci di sostegno sociale diffuso, in quanto non è richiesto alcun requisito di reddito per fruire delle agevolazioni.
LA CORTE EUROPEA
Il tutto avviene in un perimetro generale di elevata vischiosità, in quanto sugli sconti praticati in Fvg la Commissione europea ha già deferito l'Italia alla Corte europea di giustizia, censurando una sostenuta violazione delle regole comunitarie sulle accise: Bruxelles è convinta, infatti, che gli sconti su benzina e gasolio altro non siano che una riduzione locale delle accise sui carburanti, operazione vietata se applicata soltanto su una parte del territorio nazionale di un Paese membro. La Regione, da parte sua, afferma invece che le accise non c'entrano e che si tratta di un sostegno sociale alle famiglie. I tempi per approdare a una decisione restano in ogni caso piuttosto lunghi: non si ragiona a mesi ma ad anni.
LE OPZIONI
Ma quali sono le opzioni attualmente sul tavolo della Giunta regionale? Parole ufficiali finora non sono uscite dalle bocche degli assessori, tuttavia a suo tempo Scoccimarro aveva prefigurato l'ipotesi di una riduzione dello scnto sulle auto a gasolio in favore di condizioni migliori per le auto ecologiche. Una certezza, in ogni caso, è la prospettiva di varare entro l'anno una norma regionale presumibilmente nella legge di stabilità per il 2019 allo scopo di attenuare il colpo che verrebbe provocato da un drastico dimezzamento degli sconti fin da gennaio. L'ipotesi attualmente più valutata è procedere a una riduzione graduale degli sconti sui carburanti, cominciando da un taglio estremamente lieve, virando al tempo stesso le risorse così risparmiate sul fronte degli ecoincentivi, che potrebbero essere rimpinguati finanche al raddoppio, sull'altare di un raffico più ecosostenibile in Fvg. Si tratterebbe di migliaia di euro di contributo agli automobilisti con valori differenziati a seconda delle tipologie di auto usate da rottamare e (o) di auto ecologiche da acquistare.
SOLDI DIROTTATI
Se, per esempio, si tagliasse lo sconto anche di un solo centesimo di euro per litro di carburante acquistato, la Regione ricaverebbe circa 2,7 milioni di euro all'anno, se si considera che attualmente i consumi di benzina e gasolio in Fvg si attestano attorno ai 550 milioni di litri dei quali 277 milioni con tessera-sconti. Resta la volontà di non comprimere la disponibilità generale del bilancio della Regione sul fronte di carburanti ed ecoincentivi, che si attesta a circa 40 milioni di euro all'anno (nel 2017 sono arrivati a 42). E se in queste settimane la Regione dovrà decidere quali regole darsi per ottimizzare le risorse in campo, da parte sua l'Enel sta predisponendo una rete di 300 punti-ricarica per auto elettriche sull'intero territorio del Fvg, in modo da rendere effettivamente fruibile un servizio che i pubblici denari intendono sostenere con migliore vigore. Spostare una parte delle risorse dal contributo al pieno di benzina all'incentivazione di auto ecologiche, oltretutto, comporta l'indubbio vantaggio di attenuare la posizione del Fvg e dell'Italia nell'ambito del contenzioso avviato in sede europea, i cui esiti restano incerti con tutto il bagaglio di possibili conseguenze finanziarie del caso: sanzioni per centinaia di milioni di euro. Ma questa, come si diceva, è una partita di più lunga durata.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci