LA SERATA
UDINE Il nodo delle elezioni di domenica in Friuli Venezia Giulia visto

Venerdì 27 Aprile 2018
LA SERATA
UDINE Il nodo delle elezioni di domenica in Friuli Venezia Giulia visto dal Centrodestra l'ha esplicitato ieri a Spilimbergo l'ex cavaliere Silvio Berlusconi: «La Lega potrebbe profittarsi se rimane un distacco così grande per imporci le sue visioni quando noi faremo un governo insieme». Il punto cioè per gli azzurri non è solo cercare di vincere la Regione, ma di accorciare le distanze dentro la coalizione, per riequilibrare le sorti tra i due partiti maggiori. Ecco perché da mercoledì si è trasferito in Fvg, motivando con questo concetto i simpatizzanti a recarsi al voto e a scegliere Fi, e ieri sera al Palamostre di Udine si è presentato con il massimo che a livello istituzionale oggi gli azzurri possono offrire: la capogruppo alla Camera Mariastella Gelmini e la capogruppo al Senato Anna Maria Bernin, il deputato Renato Brunetta e molti altri parlamentari giunti da tutte le regioni, oltre alla coordinatrice regionale e deputata Sandra Savino e il capogruppo regionale uscente Riccardo Riccardi e anche l'ex del Milan Adriano Galliani. Arrivato con un'ora di ritardo sul programma, Berlusconi ha intrattenuto la platea (con qualche posto ancora libero) del Palamostre per un'ora, restando da solo in piedi sul palco a dispetto dell'età e di una giornata densa sulle gambe e spalle. «Non sono stanco», ha esordito, lanciandosi poi in una dettagliata descrizione del programma per il Governo nazionale. Quanto al Fvg, «credo nel ticket Massimiliano Fedriga-Riccardo Riccardi», ha affermato, ricordando che il primo «ha importanti contatti a Roma» e il secondo ha «l'esperienza amministrativa che genera competenza». Tuttavia, ha esortato, nell'urna «votate Fi e fatela votare, perché mi rifiuto di credere che un partito europeista e della libertà prenda meno della Lega». Più che un invito, la richiesta di una missione: «Vi faccio missionari di democrazia e libertà», ha detto rivolgendosi ai tanti in platea che lo hanno più volte applaudito, quando ha attaccato il Governo regionale uscente. «C'è bisogno di un grande lavoro sulla sanità» e per quanto riguarda l'immigrazione «voi siete già sopra la soglia che prevede 2,5 migranti ogni mille abitanti, quindi dovete avere un governo forte che dica no ad altri invii». Dal punto di vista di Berlusconi, insomma, in regione «c'è una marea di problemi» che potrà essere affrontata dalla «buona coppia» Fedriga-Riccardi. A quest'ultimo, come per altro era già successo in passato, Berlusconi non si è trattenuto dal dare alcuni suggerimenti di stile: «Giacca abbottonata», ha detto, e poi, faceto, «taglio capelli» e quelli che restano «colorarli». Intanto il leader del Carroccio Matteo Salvini ieri da Roma è intervenuto per commentare gli atti vandalici subiti dal gazebo della Lega a Trieste: «Ai soliti democratici che hanno distrutto il gazebo rispondiamo: ci fate solo pena. Con il sorriso, domenica andremo a vincere con Fedriga presidente». E proprio Fedriga, ancora deputato, continua a mantenere un livello di presenza nazionale e ieri al seguito di Berlusconi ha detto la sua sulle sorti del governo nazionale: un governo del Presidente è «l'ipotesi che ci piace di meno. Se diventa solo una questione di poltrone e veti è difficile non andare alle urne».
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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