La ricetta per l'ufficio declassato

Domenica 21 Ottobre 2018
ISTRUZIONE
UDINE Se l'Ufficio scolastico regionale di «prima fascia» è una delle premesse per por mano alla regionalizzazione del settore, il senatore leghista Mario Pittoni, presidente della Commissione Cultura di palazzo Madama e referente del partito per l'ambito scolastico, entra negli aspetti tecnici che potranno consentire di risalire la china, dopo l'avvio del tavolo tecnico con il Governo annunciato ieri dall'assessore regionale all'Istruzione, Alessia Rosolen. «Innanzitutto spiega Pittoni occorre mettere mano alla norma che sei anni fa decise il declassamento del nostro Ufficio regionale in nome della spending review. È un'operazione che si può fare già nella legge di Bilancio per il 2019, quindi a stretto giro, abrogando quel passaggio del decreto 95/2012 in cui si nominava anche il Friuli Venezia Giulia tra le regioni il cui Ufficio scolastico veniva declassato, insieme a quelli delle Regioni ordinarie di Molise, Basilicata e Umbria». Gli effetti di quel provvedimento si ebbero a partire dalla metà del 2014 e a sostenere il correttivo ora ci sarebbe l'argomentazione che «tra l'altro la nostra Specialità si basa principalmente sulle peculiarità che ci sono riconosciute a livello costituzionale in relazione alla presenza di ben tre lingue minoritarie», afferma Pittoni. La modifica normativa è dirimente per arrivare all'effettiva nuova promozione, poiché senza una norma di riferimento non è possibile agire con i passaggi successivi. A quel punto, prosegue il senatore, «occorre dare copertura economica all'Ufficio di prima fascia, il che significa recuperare circa 200mila euro l'anno». In questo caso il senatore indica due strade percorribili, tenuto conto anche delle ristrettezze di bilancio e della difficoltà con cui il Ministero dell'Economia allarga i cordoni della borsa. «La via maestra resta la possibilità di ottenere per intero quella cifra, aggiuntiva rispetto copertura economica ora prevista per l'Ufficio scolastico regionale». Se non si arrivasse a tanto, però, Pittoni prevede «la possibilità di rinunciare a due dirigenti di seconda fascia all'interno dell'Ufficio per poter riavere un dirigente di prima fascia alla guida della struttura, in modo tale che l'operazione sia a costo zero». Riportare l'Ufficio scolastico regionale a essere una struttura di primo rango, con completa capacità decisionale in merito alle materie di competenza, era stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale della Lega Fvg per le elezioni politiche svoltesi a marzo e, in particolare, uno dei temi su cui insisteva proprio Pittoni. Già nel 2014, quando la tagliola della spending review si abbatté sull'Ufficio scolastico, il senatore era intervenuto sostenendo che se l'obiettivo era quello del risparmio economico, piuttosto che al declassamento si pensasse a «rivedere i contratti di lavoro, che per gli alti dirigenti prevedono condizioni non più compatibili con la situazione economica del Paese, con cifre spesso parecchio superiori a quelle dei parlamentari». Per ora, comunque, come ha cadenzato l'assessore Rosolen, il tavolo tecnico la prossima settimana perfezionerà alcuni passaggi per «garantire, in tempi brevi, nuove assunzioni a tempo indeterminato» all'Ufficio e poi «si occuperà di definire un percorso che riporti in prima fascia l'Usr e consenta, finalmente, di dare attuazione al titolo V e procedere verso una reale regionalizzazione del comparto».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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