GLI ISPETTORI
PORDENONE Ineq e Ipq. Le sigle corrispondono all'Istituto Nord Est Qualità (a cui è subentrato dal 1. gennaio Ifcq) e all'Istituto Parma qualità, gli enti che sorvegliano i prosciutti Dop. Nell'inchiesta sono finiti anche i loro responsabili: Francesco Ciani di Ragogna (ex direttore Ineq); Marco Sassi di Parma (responsabile qualità di Ipq) e Fausto Palmia di Parma (ex direttore generale di Ipq). Ai tre si contesta di aver omesso i controlli su genetica, peso, età e alimentazione dei suini destinati ai prosciutti Dop tra il 2016 e il 2017. Ciani ha sempre respinto le accuse. «Poche considerazioni, che ovviamente ci riserviamo di incrementare alla lettura degli atti di indagine - commenta il suo avvocato, Roberto Mete - In corso di indagine Ciani ha puntualmente contestato, con scrupolo di obiettività, le contestazioni attinenti ai presunti omessi controlli da parte di Ineq. Siamo convinti che, proprio in ragione dell'impegno dell'ente certificatore e del suo direttore, certe problematiche siano state sottoposte all'attenzione degli uffici inquirenti e che tale impegno possa essere considerato prodromo di questa complessa indagine. Trovo peraltro incoerente con la contestazione di omissione nei controlli, l'imputazione a diversi indagati di elusione fraudolenta delle attività ispettive coordinate all'epoca da Ineq. Come, del resto, trovo assolutamente incoerenti le contestazioni all'ente Ineq circa la carenza organizzativa del sistema cautelare disciplinato dalla normativa che regola la responsabilità amministrativa degli enti collettivi, in quanto l'ufficio inquirente in corso di indagine ha omesso qualsivoglia approfondimento sulla predisposizione del sistema cautelare da parte di Ineq. È chiaro che saranno svolte le difese opportune anche per dirimere ogni dubbio sull'efficacia di un sistema di controlli senz'altro perfettibile, ma perfettamente funzionante».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Ineq e Ipq. Le sigle corrispondono all'Istituto Nord Est Qualità (a cui è subentrato dal 1. gennaio Ifcq) e all'Istituto Parma qualità, gli enti che sorvegliano i prosciutti Dop. Nell'inchiesta sono finiti anche i loro responsabili: Francesco Ciani di Ragogna (ex direttore Ineq); Marco Sassi di Parma (responsabile qualità di Ipq) e Fausto Palmia di Parma (ex direttore generale di Ipq). Ai tre si contesta di aver omesso i controlli su genetica, peso, età e alimentazione dei suini destinati ai prosciutti Dop tra il 2016 e il 2017. Ciani ha sempre respinto le accuse. «Poche considerazioni, che ovviamente ci riserviamo di incrementare alla lettura degli atti di indagine - commenta il suo avvocato, Roberto Mete - In corso di indagine Ciani ha puntualmente contestato, con scrupolo di obiettività, le contestazioni attinenti ai presunti omessi controlli da parte di Ineq. Siamo convinti che, proprio in ragione dell'impegno dell'ente certificatore e del suo direttore, certe problematiche siano state sottoposte all'attenzione degli uffici inquirenti e che tale impegno possa essere considerato prodromo di questa complessa indagine. Trovo peraltro incoerente con la contestazione di omissione nei controlli, l'imputazione a diversi indagati di elusione fraudolenta delle attività ispettive coordinate all'epoca da Ineq. Come, del resto, trovo assolutamente incoerenti le contestazioni all'ente Ineq circa la carenza organizzativa del sistema cautelare disciplinato dalla normativa che regola la responsabilità amministrativa degli enti collettivi, in quanto l'ufficio inquirente in corso di indagine ha omesso qualsivoglia approfondimento sulla predisposizione del sistema cautelare da parte di Ineq. È chiaro che saranno svolte le difese opportune anche per dirimere ogni dubbio sull'efficacia di un sistema di controlli senz'altro perfettibile, ma perfettamente funzionante».
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