La Cna: A4, situazione drammatica

Sabato 23 Giugno 2018
La Cna: A4, situazione drammatica
IL CASO
UDINE «Una strada insanguinata che ogni settimana miete vittime e feriti a causa di un cantiere». La Fita-Cna usa parole dure e alza la voce per denunciare la «situazione drammatica» dell'autostrada A4 «trafficata e spesso impraticabile da quando sono partiti i lavori della terza corsia». Lungo l'elenco delle criticità sulle quali l'associazione accende i riflettori: «Limiti non rispettati, autovelox inutili, cartellonistica insufficiente, stanchezza e imprudenza dei conducenti, tir di camionisti esteri senza orari di guida e carenza di safety car che segnalino i lavori in corso». Secondo il presidente regionale della categoria Autotrasporto Cna Giosualdo Quaini si tratta di uno «scenario tragico, si guida su un asfalto bagnato di sangue tra detriti, carcasse di auto e camion ribaltati».
LE ACCUSE
Secondo il punto di vista della Fita-Cna «le colpe» andrebbero «suddivise tra Autovie Venete che non ha fornito una cartellonistica adeguata né un sistema di rallentamento del traffico vista la blanda presenza di safety car, un paio solamente, e i conducenti che provocano incidenti per distrazione, stanchezza ed eccessiva velocità» senza contare che i tempi tecnici per la conclusione del cantiere si preannunciano «infiniti, non prima del 2021». Quaini parla addirittura di «business» delle società che si occupano dei recuperi dei veicoli incidentati: «Fanno soldi a palate, un intervento per un incidente che coinvolge tir può valere fino a 30mila euro».
LE PROPOSTE
L'associazione sfodera una serie di proposte ad hoc che consistono nell'intensificare la segnaletica ed eliminare quella inutile, nell'estendere il limite a tutti i mezzi di 60 chilometri fino alla fine del cantiere, da Palmanova a Portogruaro ed inserire un'auto di sicurezza ogni tot chilometri per rallentare il traffico. Secondo Fita-Cna «l'autovelox serve solo a far cassa, ci si accorge di aver preso la multa un mese dopo, non è un valido deterrente». Rincara l'associazione: «Ciò che indigna è il ritardo quarantennale dell'avvio di un progetto che è già vecchio. Negli anni 80 Fita-Cna supplicava gli amministratori di pensare a una quarta corsia, invece oggi viviamo questa anacronistica situazione in cui c'è gente che muore per la terza corsia».
LACRIME E SANGUE
«Ci attendono weekend di lacrime e sangue - annuncia Quaini - per fortuna i camion non circolano il sabato e la domenica dalle 8 alle 22 ma i lunedì saranno di fuoco, e i venerdì di lacrime. Due viaggi a Milano dal Friuli, ad esempio, oggi sono impossibili: se trovo un incidente e resto fermo due ore perdo un giorno intero, perché bisogna rispettare le ore di guide, di sosta e di impegno, comprensivi di riposo». La Cna il 26 giugno incontrerà a Trieste l'assessore regionale ai Trasporti Graziano Pizzimenti «per giungere ad una possibile soluzione».
LA REPLICA
Accelerazione al massimo dei lavori per poter concludere il tratto più delicato da Portogruaro a Palmanova il prima possibile con le seguenti date obiettivo: entro l'inizio del 2020 il nodo di Palmanova, prima dell'estate 2020 il tratto Gonars-Alvisopoli ed entro la fine del 2020 il tratto Alvisopoli-Portogruaro. Così Autovie replica nel dettaglio alla Fita-Cna: «Mi rendo conto dei disagi spiega il presidente Maurizio Castagna ma ci tengo a precisare che stiamo facendo tutto ma proprio tutto il possibile per ridurre le difficoltà, gli incidenti sono dovuti a una guida non corretta e non certo alla presenza di cantieri». Dunque le soluzioni già adottate: cartelli per il rispetto della distanza di sicurezza, aumento delle pattuglie, limiti di velocità e di sorpasso, più informazione e filtraggio del mezzi pesanti. «Altre conclude Castagna sono in fase di test prima di essere adottate ma la collaborazione degli utenti resta l'elemento più importante».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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