L'OPERAZIONE
TRIESTE Scatta anche in Friuli Venezia Giulia l'offensiva anti-furbetti

Mercoledì 14 Febbraio 2018
L'OPERAZIONE
TRIESTE Scatta anche in Friuli Venezia Giulia l'offensiva anti-furbetti dei pedaggi autostradali per stanare e sanzionare chi non li paga magari attaccandosi dietro all'auto che attraversa con il telepass - grazie al protocollo d'intesa sottoscritto da Autovie Venete e Polizia stradale e i cui contenuti sono stati presentati ieri a Trieste.
Partiamo dai numeri del fenomeno ,che si concentra principalmente ai caselli di confine ovvero le barriere di Trieste Lisert e Villesse in provincia di Gorizia dove transitano gran parte delle merci dirette verso il centro ed est Europa: nel 2017 i rapporti di mancato pagamento (non saldati) sono stati 105.311 che per Autovie Venete hanno significato un minor incasso di 679.712 euro (65% utenti stranieri e 35% italiani). Di questi, ne sono stati recuperati circa un 45% pari a 306.347 euro quindi i mancati pagamenti reali sono stati 51.150 (lo 0,30% dei transiti) che per la concessionaria autostradale hanno significato un minor ricavo per 373.365 euro (80% utenti stranieri, 20% italiani).
IL MECCANISMO
Può succedere che il guidatore perda il biglietto, scopra di avere la via car esaurita quando arriva al casello o si accorga di non avere soldi con sé. La sbarra non si apre e deve schiacciare il bottone rosso che trova sulla macchinetta per mettersi in comunicazione con l'operatore e spiegargli il problema. Viene allora emesso un biglietto speciale che si chiama di mancato pagamento con il quale saldare al centro assistenza clienti, pagare on line dal sito di Autovie, in posta o tramite bonifico. Altrimenti, entro 15 giorni, la società invia le lettere di sollecito e in questo contesto ci sono poi i mancati pagamenti che restano tali.
IL PROTOCOLLO
L'intesa prevede un potenziamento dei controlli con più pattuglie che saranno cinque di giorno e quattro di notte (aumentabili nelle giornate di esodo) a cui si aggiungono otto mezzi degli ausiliari al traffico. Chi non salda il pedaggio va incontro ad una sanzione amministrativa di 85 euro che si aggiunge in ogni caso al pagamento del pedaggio. L'omissione ha risvolti anche in termini di finanza pubblica visto che circa il 35% del pedaggio a vario titolo viene riversato nelle casse dello Stato. Al proprietario del veicolo sarà inoltre richiesto di indicare chi era alla guida al momento del transito affinchè gli vengano decurtati due punti della patente. In caso di mancata dichiarazione, al proprietario sarà applicata una sanzione di 286 euro.
LOTTA AI RECIDIVI
Per i recidivi si prospettano tempi duri: tramite una task force si punta ad aggredirli dal punto di vista penale trattandosi di insolvenza fraudolenta e truffa dunque sulla base dei flussi di traffico analizzati dalla concessionaria, verranno eseguiti controlli a random e indirizzati fino al sequestro preventivo del mezzo che verrà meno quando sarà pagata la somma dovuta. Nel 2016 i rapporti di mancato pagamento sono stati 40.326 (lo 0,28% del totale dei transiti) per un importo pari a 311.713 euro.
«Il protocollo arriva solo adesso commenta il presidente di Autovie Maurizio Castagna perché abbiamo più strumenti di prima con la modifica del codice della strada e maggiori possibilità tecnologiche ed informatiche». Il direttore delle specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla ha aggiunto che «i nuovi controlli hanno già coperto quasi tutto il Nord Italia, le autostrade sono un volano di sviluppo economico per il Paese».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci