L'ALTRA PARTITA
TRIESTE L'altro elemento d'incertezza è l'eventuale e ancora concretamente possibile ingresso dell'Anas nella compagine sociale del nuovo soggetto autostradale erede di Autovie: a livello ministeriale la questione non assume più un'importanza strategica, nel senso che se la dovranno vedere la Regione Fvg, il Veneto e per l'appunto l'Anas, che ormai passa sotto la sfera del Ministero dell'Economia. Infatti l'azienda di stato è entrata nell'orbita delle Ferrovie italiane e pertanto la partita potrebbe subire rivisitazioni: questo non tanto sulla partecipazione in sé alla nuova società, quanto sull'effettivo apporto finanziario. Non è un mistero, fra i più stretti addetti ai lavori, che l'Anas stia premendo sulla Regione Fvg allo scopo di attuare quanto previsto dal protocollo a suo tempo firmato: all'Anas una quota della nova Spa di poco superiore al 40%, ma anche il diritto di esprimere la figura dell'amministratore delegato.
SOCI DA LIQUIDARE
In realtà al Friuli Venezia Giulia interessa soprattutto che si arrivi a una cifra sufficiente, se non a ristorare la finanziaria Friulia dalla perdita del controllo su Autovie e sui suoi profitti, almeno al ristoro degli attuali soci privati di Autovie che vanno imperativamente liquidati assieme alla vecchia Spa. Queste settimane, al più tardi i prossimi mesi dovranno servire a dipanare tali matasse collaterali a quella più evidente - la nuova concessione - che oggi pare indirizzata all'approdo.
Se l'operazione Ahnas dovesse fallire, Autovie ha in cassa in ogni caso provviste sufficienti a coprire una larga misura delle somme dovute ai soci privati da far uscire, dal momento che con la società in liquidazione la quantificazione del dovuto a ciascuno assumerà quale riferimento il valore patrimoniale della società. Una partita che a conti fatti non dovrebbe arrivare a 150 milioni di euro.
M.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIESTE L'altro elemento d'incertezza è l'eventuale e ancora concretamente possibile ingresso dell'Anas nella compagine sociale del nuovo soggetto autostradale erede di Autovie: a livello ministeriale la questione non assume più un'importanza strategica, nel senso che se la dovranno vedere la Regione Fvg, il Veneto e per l'appunto l'Anas, che ormai passa sotto la sfera del Ministero dell'Economia. Infatti l'azienda di stato è entrata nell'orbita delle Ferrovie italiane e pertanto la partita potrebbe subire rivisitazioni: questo non tanto sulla partecipazione in sé alla nuova società, quanto sull'effettivo apporto finanziario. Non è un mistero, fra i più stretti addetti ai lavori, che l'Anas stia premendo sulla Regione Fvg allo scopo di attuare quanto previsto dal protocollo a suo tempo firmato: all'Anas una quota della nova Spa di poco superiore al 40%, ma anche il diritto di esprimere la figura dell'amministratore delegato.
SOCI DA LIQUIDARE
In realtà al Friuli Venezia Giulia interessa soprattutto che si arrivi a una cifra sufficiente, se non a ristorare la finanziaria Friulia dalla perdita del controllo su Autovie e sui suoi profitti, almeno al ristoro degli attuali soci privati di Autovie che vanno imperativamente liquidati assieme alla vecchia Spa. Queste settimane, al più tardi i prossimi mesi dovranno servire a dipanare tali matasse collaterali a quella più evidente - la nuova concessione - che oggi pare indirizzata all'approdo.
Se l'operazione Ahnas dovesse fallire, Autovie ha in cassa in ogni caso provviste sufficienti a coprire una larga misura delle somme dovute ai soci privati da far uscire, dal momento che con la società in liquidazione la quantificazione del dovuto a ciascuno assumerà quale riferimento il valore patrimoniale della società. Una partita che a conti fatti non dovrebbe arrivare a 150 milioni di euro.
M.B.
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