ITALIANO NOME CALDO PER IL DOPO ROSSITTO

Lunedì 21 Maggio 2018
ITALIANO NOME CALDO PER IL DOPO ROSSITTO
LE MANOVRE
PORDENONE Zironelli attende il via libera di Serena per dire sì al Pordenone? Zanetti è impegnato nei playoff con il suo Sudtirol? Coppitelli ha troppi estimatori di categorie superiori? Pavanel è attratto da Trieste? D'Angelo non convince a pieno? Niente paura: Mauro Lovisa avrebbe il suo asso nella manica. Si tratterebbe, secondo voci provenienti dal Veneto, di Vincenzo Italiano (classe '77), tecnico rampante dell'Arzichiampo che ha chiuso il torneo di Lega D, girone C (lo stesso del Tamai) al terzo posto alle spalle di Virtus Verona e Campodarsego.
CURRICULUM
Italiano, di origine siciliana, è nato a Karlsruhe, in Germania, dove i genitori si erano recati in visita ai nonni. Cresciuto nelle giovanili del Ribera, ha poi vestito le casacche di Trapani, Verona, Genoa, Chievo, Padova Perugia e Lumezzane. Centrocampista che affermava di ispirarsi ad Albertini e Pirlo. Ha iniziato la carriera da allenatore nel 2016-17 alla Vigontina per poi passare appunto all'Arzichiampo. In Veneto dicono che la trattativa sia in fase avanzata. Sempre che non sia un avviso che re Mauro lancia a chi non si smuove con la richiesta sollecitudine.
STATUS GIOCATORI
Vediamo su quali giocatori potrebbe contare attualmente il nuovo tecnico, chiunque esso sia. In porta, oltre al giovane (classe 2001) Meneghetti, appetito non solo di Inter e West Ham e quindi sul piede di partenza, c'è Simone Perilli il cui contratto scade il 30 giugno 2019. Non è che il pupillo di Colucci sia però reduce da una grande stagione (San Siro a parte) e non è detto che rimanga. In difesa sono sotto contratto capitan Mirko Stefani, Alessandro Bassoli, Leonardo Nunzella e Giovanni Formiconi. Non dovrebbero esserci problemi per il rinnovo dell'accordo con Michele De Agostini, forse il migliore fra i ramarri della stagione che sta terminando. Il grande vecchio ha già detto che rimarrebbe volentieri a Pordenone e sarebbe un delitto non assecondare il suo desiderio. Tre sono i centrocampisti legati alla società di Mauro Lovisa almeno per un'altra stagione. Sono Salvatore Burrai, Gianvito Misuraca (entrambi avrebbero comunque mercato se il Pordenone volesse lasciarli andare) e Francesco Bombagi (arrivato a gennaio dalla Ternana sul quale Lovisa ha detto di puntare molto per il rilancio dei neroverdi). In attacco sono sotto contratto Federico Gerardi (7 centri al suo attivo), Simone Magnaghi e Patrick Ciurria (6 gol a testa). Nessuno dei tre ha convinto in pieno. In scadenza il rapporto con Emanuele Berrettoni. Anche in questo caso rinunciare all'artista sarebbe una pazzia.
RIENTRI
Tre saranno i giocatori che rientreranno a casa per fine prestito. Si tratta dei centrocampisti Luca Lulli (all'Arezzo con Pavanel) e Matteo Gerbaudo (Cuneo) e dell'attaccante Simone raffini (13 presenze e un gol da gennaio scorso con il Pontedera).
USCITE
Sono invece in sette i ramarri in rosa con la valigia in mano per fine prestito. Si tratta di Giulio Parodi (di ritorno alla Juventus), Stefano Mazzini (Atalanta), Emanuele Cicerelli (Salernitana), Manuel Nocciolini (Parma), Cristian Caccetta (Catania), Vincenzo Silvestro (Bologna) e Roberto Zammarini (Pisa). Fra questi probabilmente solo Parodi e Zammarini meriterebbero una conferma per il rendimento offerto, ma proprio per questo difficilmente le società d'origine decideranno di lasciarli in riva al Noncello.
OBIETTIVO
Lovisa è stato chiaro: «Il Pordenone 18-19 sarà composto da 8 vecchi e 14 giovani, quattro o cinque dei quali provenienti dalle nostre giovanili». Scelte impegnative perché sbagliare ancora potrebbe compromettere nuovamente il sogno della serie B.
Dario Perosa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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