ISTRUZIONE
TRIESTE La Cgil del Friuli Venezia Giulia lancia l'allarme sullo stato

Sabato 22 Settembre 2018
ISTRUZIONE TRIESTE La Cgil del Friuli Venezia Giulia lancia l'allarme sullo stato
ISTRUZIONE
TRIESTE La Cgil del Friuli Venezia Giulia lancia l'allarme sullo stato di salute della scuola chiedendo alla Regione di fare pressing sul Governo per ottenere almeno 150 Ata di cui 80 da destinare alle segreterie per supplire alla forte carenza di direttori amministrativi. Richieste che il sindacato ha avanzato ieri a Trieste all'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen evidenziando inoltre la necessità di «ottenere nuovi posti per docenti di sostegno, in deroga alle dotazioni già assegnate, anche alla luce delle ripetute sentenze dei Tar in materia di diritto allo studio degli alunni diversamente abili o con difficoltà di apprendimento». E poi ancora, «sbloccare i fondi sull'edilizia scolastica e universitaria già stanziati a livello regionale, per avviare quantomeno gli interventi più urgenti di messa a norma degli istituti». I segretari Villiam Pezzetta (Cgil) e Adriano Zonta (Flc) confidano in una «azione sinergica della Giunta, dell'ufficio scolastico e dei sindacati sul Governo» per «affrontare e risolvere, quantomeno parzialmente, le forti criticità che stanno caratterizzando l'inizio di quest'anno scolastico». Un vero e proprio grido d'allarme: il sindacato ha segnalato all'assessore come molte scuole, «dopo quasi due settimane dall'avvio delle lezioni, stiano ancora funzionando ad orario ridotto o con altre soluzioni per supplire alla mancanza di insegnati». Pesa soprattutto la forte carenza di Ata e in particolare di personale amministrativo: ««Sui 172 istituti di questa regione un centinaio opera senza un dirigente scolastico titolare, e 50 senza un direttore dei servizi amministrativi, quello che un tempo si chiamava segretario». Ecco perché, nella dotazione aggiuntiva di 150 Ata che il Friuli Venezia Giulia deve rivendicare nei confronti del ministero, una metà abbondante (circa 80 figure) dovrà essere destinata ai servizi amministrativi. Necessario inoltre, secondo la Cgil, «consentire il distacco dall'insegnamento dei docenti che attualmente svolgono la funzione di vicari del dirigente». Sul versante dell'edilizia scolastica, invece, tra le novità emerse dall'incontro «l'ingente entità di fondi sull'edilizia scolastica e universitaria fermi per motivi di ordine burocratico e procedurale, confermata dallo stesso assessore Rosolen, che ritiene riferisce la Cgil - ci siano tutte le possibilità per accelerare gli interventi più urgenti di messa a norma, rivendicati con forza dal sindacato per la sicurezza dei lavoratori e degli studenti». Sempre con riferimento alle carenze di docenti, la Cgil ha segnalato all'assessore come i problemi della scuola pubblica si ripercuotano a cascata sugli enti di formazione, anch'essi in forte difficoltà nella selezione del personale. Da qui la proposta della Cgil di «attingere alle graduatorie di terza fascia degli istituti scolastici, per coprire almeno parte del fabbisogno degli enti». Preoccupazione, infine, è stata espressa all'assessore per la competizione che ancora caratterizza i rapporti tra le due università della regione, «ancora lontane secondo Zonta e Pezzetta da una vera politica di cooperazione». Anche alla luce di questo la Cgil chiede un maggiore controllo da parte della Regione sulla destinazione dei fondi da essa destinati al sostegno dei due atenei, «fondi che devono essere destinati conclude la Cgil a migliorare la qualità dell'offerta di corsi a beneficio del territorio regionale e dell'attrattività dei nostri atenei verso l'esterno».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci