In vetrina alla fiera di Las Vegas tre start up made in Friuli

Mercoledì 16 Gennaio 2019
LA STORIA
UDINE Missione conclusa con soddisfazione quella al Consumer Electronic Show (Ces) di Las Vegas per tre imprese startup innovative di Pordenone, Udine e Trieste nell'ambito della spedizione italiana organizzata da Tilt (nato da un'idea di Area Science Park e Teorema Engineering, è un ecosistema di competenze ed eccellenze sul territorio, frutto della collaborazione tra istituzioni pubbliche e mondo privato) per il secondo anno consecutivo. Si tratta di una delle più importanti manifestazioni al mondo dedicate all'innovazione tecnologica. «Siamo molto soddisfatti commenta Stefano Casaleggi, direttore generale di Area Science Park . Per le startup italiane è stata un'occasione importante non solo per incontrare potenziali investitori provenienti da tutto il mondo, ma anche per capire e testare il valore di mercato dei singoli prodotti. Abbiamo dimostrato che la partnership tra realtà pubbliche e aziende private funziona se l'obiettivo è condiviso».
Un nuovo concept di distributori automatici (vendig machine) per soddisfare le proprie esigenze in tempi rapidi, senza dover attendere la consegna a domicilio o fare la coda alle casse dei grandi magazzini è quanto proposto dalla startup pordenonese ARetail rappresentata da Walter Biason (Ceo e fondatore): «Abbiamo riscontrato molto interesse da parte di operatori esteri, nei prossimi mesi puntiamo ad installarne quanto più possibili in ospedali e università e a rafforzare la nostra partnership con i maggiori produttori di telefonia». Dunque aggiunge: «La sfida più grande è far capire che nel mondo delle vendig machine non c'è solo spazio per food&beverage ma con un pò di fantasia si possono proporre articoli finora mai visti in Italia e non solo». Il nuovo progetto rivolto all'elettronica di consumo è stato presentato anche all'ambasciatore italiano negli States. A complimentarsi per l'idea innovativa, oltre al direttore generale di Credit Agricole Friuladria Carlo Piana, anche il direttore del Village by Credit Agricole a Milano Gabriella Scapicchio. La prima installazione è stata fatta presso l'Università Cattolica di Milano dove attraverso una vendig machine vengono distribuiti accessori di telefonia ed informatica dei più famosi marchi.
Si chiama Inksquad invece l'applicazione tecnologica sviluppata dalla società udinese Smart Squad che con il suo algoritmo unico, trova all'utente il tatuatore più adatto a realizzare l'idea di tatuaggio che ha in mente. Un'area personale e privata che permette di raccogliere spunti e costruire il prossimo tatuaggio in modo guidato. Il servizio è automatico e gratuito: «Abbiamo ricevuto molto interesse, alcune realtà americane già ci conoscevano spiega l'amministratore delegato e fondatore Samuel Burlon la nostra missione era la ricerca di partner commerciali e finanziatori e tali contatti non sono mancati». L'interesse maggiore? «Dal pubblico di San Francisco e della California in generale ma anche dagli ospiti del Texas». Conclude Burlon: «Abbiamo conquistato diversi download della app sul suolo americano, ci riteniamo soddisfatti».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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