In 10 anni 8mila imprese in meno L'insidia del commercio elettronico

Mercoledì 20 Febbraio 2019
ECONOMIA
TRIESTE Ottomila imprese in meno in dieci anni (-19 per cento) e l'incubo dell'e-commerce per l'economia del Friuli Venezia Giulia. Nel corso del 2018 sono nate 5.450 nuove imprese e ne sono cessate 5.750 (-300) ossia -100 a Gorizia, -53 a Pordenone, -47 a Trieste e -194 a Udine
TERZIARIO
A tenere è solo il terziario con un saldo positivo di 419 imprese (3.984 nate e 3.565 cessate). La fotografia è quella scattata da Format Research che ha curato per Confcommercio Fvg l'indagine congiunturale sul quarto trimestre 2018.
I NUMERI
Ieri a Trieste sono stati illustrati i risultati: «Il terziario - commenta il vicepresidente di Confcommercio Fvg Antonio Paoletti - rappresenta la vera e propria spina dorsale del tessuto imprenditoriale ma in un contesto in cui le società attive degli altri settori diminuiscono di quasi il 20% nel decennio, ci rendiamo ben conto che la crisi non è mai finita». Il terziario? «Troppe tasse e troppa burocrazia osserva Paoletti - oltre a un pericolo temo sottovalutato: i colossi dell'e-commerce che fanno sempre più la parte del leone, senza alcun ritorno tributario sul territorio».
FIDUCIA IN CALO
Cala la fiducia delle imprese del terziario regionale sull'andamento dell'economia italiana ma anche in riferimento a quello della propria attività. Non vi sono cenni di miglioramento guardando al prossimo trimestre. Un miglioramento viene registrato, invece, sul fronte occupazionale, l'inflazione decelera e prosegue il lieve miglioramento relativo ai tempi di pagamento da parte dei clienti. In lieve calo la quota di imprese che fanno richiesta di credito: sono state il 29,5%, contro il 30% dei tre mesi precedenti. Di queste, il 70,5% ottiene una risposta positiva (il 49,5% la cifra desiderata, il 21% un ammontare inferiore). Anche in questo caso si registra una lieve flessione.
SALDI INVERNALI
L'indagine di Format Research evidenzia un leggero aumento del numero di visite negli esercizi commerciali del Friuli Venezia Giulia rispetto alla stagione precedente (gennaio 2018). Il dato è leggermente più accentuato nei comuni delle province di Trieste e Udine. Dal punto di vista degli incassi, il bilancio dei saldi invernali 2019 risulta in lieve miglioramento. L'indicatore tendenziale, costruito considerando la quota di coloro che hanno indicato un aumento degli incassi più la metà di coloro che hanno indicato una situazione di invarianza, sale da +5 a +6, contribuendo a dare ossigeno agli esercenti in difficoltà (specialmente quelli più piccoli). Anche in questo caso il dato è leggermente più accentuato nei comuni delle province di Udine e Trieste.
L'AUMENTO
Nel corso della stagione dei saldi invernali 2019, gli esercenti del Friuli Venezia Giulia hanno incrementato la percentuale media di sconto rispetto a quella già proposta sugli articoli a saldo dodici mesi fa (38% contro il precedente 37%).
LA REGIONE
«A fronte di una Regione che sta investendo commenta l'assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini - chiediamo ora agli imprenditori uno sforzo importante e senso di responsabilità soprattutto per il mantenimento dei posti di lavoro». Per favorire la nascita di nuove strutture ricettive, è stato allungato il periodo di finanziamento da 15 a 25 anni e sono stati ampliati i massimali da 500 mila a 4 milioni di euro con copertura dell'investimento all' 80%.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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