Il sindaco di Latisana: «Siamo stufi di avere paura La soluzione non può essere spostare il comune»

Martedì 19 Marzo 2019
«Ora basta! Non possiamo più vivere di paura». Era questo il titolo di un post del 31 ottobre scorso del sindaco di Latisana Daniele Galizio dopo il fortunale.
Nel testo, pubblicato a conclusione di giornate intense, di grande impegno e tanti timori, sollecitava le opere di laminazione a monte, ritenendo «non più tollerabile che a distanza di oltre cinquant'anni dalle ultime alluvioni, oggi ci si ritrovi ancora a dover vivere situazioni di rischio come quella di questi giorni» (ossia, l'ondata eccezionale di maltempo di ottobre) e ricordando che sinora «le uniche opere per la prevenzione del rischio alluvionale sono state realizzate nel basso corso del fiume Tagliamento». Sul tema Galizio ritorna ora dopo una presa di posizione del geologo Mario Tozzi.
Secondo il sindaco la soluzione non può essere «spostiamo Latisana». Galizio in un lungo post ricorda anche la soluzione prospettata dalla «commissione nominata nel 2010 dalla Regione a seguito della sospensione dell'iter di realizzazione delle casse di espansione, che prevede un sistema di laminazione delle piene non invasivo che entrerebbe in funzione solo all'occorrenza e non prevederebbe alcuna modifica alle caratteristiche ambientali dell'ambito fluviale, oppure la proposta di una sua soluzione alternativa». Oltre ad annunciare un convegno pubblico, Galizio conclude che «dopo oltre 50 anni di angosciante attesa la nostra gente ha il diritto di pretendere che il Tagliamento possa nuovamente rappresentare una risorsa, essere fonte di ricchezze legate all'ambiente ed al turismo superando una situazione di precarietà che ha penalizzato, e sta penalizzando, lo sviluppo e l'economia del nostro territorio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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