Il Sap lancia l'allarme sugli organici di Polizia

Venerdì 20 Ottobre 2017
SUL CAMPO
UDINE «La Questura di Udine dall'anno scorso ha 23 uomini in meno e nei prossimi mesi abbandoneranno il servizio altri 20, con previsioni di trasferimenti pari a zero». È il quadro della situazione che fa il segretario regionale del Sap, il Sindacato autonomo di Polizia, Olivo Comelli, convinto che a Udine si debba attendere «un nuovo assalto» a seguito dell'attivazione di una Commissione territoriale per i richiedenti asilo anche nel capoluogo e del Centro per asilanti. «Non abbiamo ancora dimenticato quello che Udine ha vissuto fino a poco più di un anno fa, prima che si intervenisse a seguito delle continue denunce e si trovasse una soluzione per tamponare gli ingressi dal confine colabrodo di Tarvisio afferma -. Ricordo che solo nel primo semestre del 2016 furono rintracciati oltre 6mila clandestini».
Secondo il Sap la soluzione del Centro per asilanti «produrrà un effetto simile, con la differenza che per gestire l'ordine pubblico la Questura di Udine avrà meno forze». Da qui l'idea del sindacato che la soluzione scelta sembri «non voler imporre le regole: infatti, il 90% dei migranti che si sono presentati a Gorizia erano già stati registrati e avevano già formalizzato richiesta di asilo in altro Stato della Ue. Quindi, come previsto dal regolamento di Dublino, per quei migranti l'esecuzione della procedura d'asilo non è di certo italiana. Poi, però, il meccanismo di riammissione non funziona, soprattutto perché la nostra Unità di Dublino non rispetta le tempistiche previste dal regolamento o perché altri Paesi membri non mantengono gli accordi bilaterali di riammissione».
A.L.
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