IL SALVATAGGIO
PORDENONE Stava sciando in una località non lontana dal rifugio

Lunedì 19 Febbraio 2018
IL SALVATAGGIO
PORDENONE Stava sciando in una località non lontana dal rifugio Pradat, in Comune di Claut, quando improvvisamente è stato inghiottito da una foiba nascosta dalla neve. Per fortuna V.R., 38 anni, di Longarone, precipitando nel buco profondo una quindicina di metri si è fermato a circa cinque metri di profondità grazie agli sci che incastrandosi lo hanno trattenuto in sospeso. Lo sciatore si trovava a una quota di circa 1600 metri durante la discesa da Forcella Baldas, un percorso conosciuto e frequentato dagli sci alpinisti, quando è scomparso improvvisamente, cadendo in un buco, una delle tante foibe presenti nella zona. La foiba, profonda una quindicina di metri e con un diametro d'ingresso di circa due metri, era nascosta dalla neve. L'uomo è caduto a testa in giù e fortunatamente è rimasto incastrato con gli sci incrociati a circa cinque metri di profondità, rimanendo così sospeso sull'abisso, ma senza subire traumi evidenti. Impossibilitato a muoversi da quella posizione e, non riuscendo in alcun modo a prestargli soccorso gli altri sciatori presenti sul posto hanno immediatamente dato l'allarme. Oltre agli uomini del Soccorso alpino della Valcellina sono intervenuti anche i vigili del fuoco con una squadra di Maniago e una di Pordenone. Oltre all'elicottero del soccorso sanitario regionale.
Con un intervento non facile - anche per la zona da raggiungere - è stato tratto in salvo dai tecnici del soccorso alpino della Valcellina. Sul posto è arrivato l'elisoccorso con il medico e il tecnico di bordo che si è reso conto subito di aver bisogno di un supporto ulteriore. Caricati sul velivolo altri due tecnici del Soccorso alpino Valcellina dalla base di Claut il recupero è avvenuto calandosi con una corda, assicurando l'infortunato e riportandolo all'esterno con un sistema di paranchi. L'uomo è stato poi caricato a bordo con il verricello e consegnato al campo base all'ambulanza che lo ha trasferito all'ospedale di Pordenone. Fortunatamente lo scialpinista non ha riportato ferite né traumi ma presentava soltanto una leggera ipotermia.
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