Il lupo in pianura

Sabato 16 Febbraio 2019
IL CASO
UDINE Quando ha visto le auto rallentare sulla Napoleonica, si è subito insospettito Salvatore Salerno, coordinatore delle guardie venatorie volontarie di Federcaccia Fvg, che sono una trentina in regione. «Stavo andando al lavoro: erano le 7 circa, fra Mortegliano e Flumignano. Ho subito pensato che fosse stato investito un animale. Sulle prime, ho pensato ad un cane, ma, sceso dall'auto, mi sono reso conto che era un lupo: una femmina. Ho subito allertato il recupero fauna selvatica della Regione e sono venuti a prenderla». Il corpo dell'animale è stato esaminato all'Università di Udine dagli esperti dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie e del Museo friulano di storia naturale di Udine.
L'ESPERTO
All'esame ha partecipato, con l'équipe dell'ateneo, anche Luca Lapini, zoologo del Museo udinese. La lupacchiotta «che è morta investita probabilmente aveva 2 o 3 anni, un esemplare sub-adulto, che non aveva mai partorito. Pesava 31,5 chili, un peso compatibile con l'età che le abbiamo attribuito a stima. Quindi non c'entra con i cuccioli nati nel 2018 nella zona dei Magredi del Pordenonese». Una famiglia, quella della Destra Tagliamento seguita passo passo dal gruppo di studio dell'ateneo di Udine coordinato da Stefano Filacorda, che in origine, oltre ai genitori, contava sei cuccioli, di cui, però, ne sono morti già tre. Ma la lupacchiotta morta sulla Napoleonica non sembra facesse parte di questo gruppo. Lapini tenderebbe ad escludere anche che abbia dei legami con la coppia avvistata per la prima volta nel 2013 sul monte Ciaurlec, visto che «non se ne hanno più notizie dal 2015». L'ipotesi che prevale è un'altra. «Dal suo aspetto, potrebbe essere un incrocio fra un lupo dinarico e un lupo italico. Potrebbe essere una delle figlie del lupo balcanico Slavc, nato sul monte Slavnic vicino a Trieste e poi arrivato in Veneto, e della sua compagna Giulietta, la prima coppia mista italiana, che sta nel Veronese, in Lessinia». Una coppia molto prolifica, visto che sono i genitori di 2 cuccioli nati nel 2014, 7 nel 2015, 7 nel 2016 e altrettanti nel 2017. «Anche la mamma dei Magredi è figlia di Slavc e Giulietta. Questa potrebbe essere una sua sorellastra».
AVVISTAMENTI
Avrebbe fatto così tanti chilometri? «I lupi hanno una dispersione anche di 1.500 chilometri», non si stupisce Lapini. E non è raro neppure che arrivino così in basso, geograficamente parlando. «L'anno scorso ci sono almeno 5 fotografie di lupi avvistati da Basiliano a Selvuzzis, ma anche a Viscone. In questa fase di arrivo, gli animali poi non sanno spesso cosa fare e si spostano in modo casuale anche in pianura». Ma rimarca, «non c'è nessun allarme e non bisogna fare allarmismi. La percezione è pessima, ma il danno è zero. Ci sono strumenti che la Regione offre a chi ha subito eventuali danni, gratuitamente. Questo è un periodo storico straordinario: stanno tornando il lupo, la lontra, il castoro...». Il lupo in Friuli ha fatto il grande rientro nel 2013 («Quando ci fu il primo episodio di predazione a Campone: la Regione intervenne, diede i cani antilupo, che azzerarono la predazione») e, da allora, avvistamenti e segnalazioni si sono succeduti. L'ultima, pochi giorni fa, quando un commerciante di Paularo ha avvistato un lupo sul passo Duron. «Gli strumenti - prosegue Lapini - ci sono, si tratta di adottarli e impedire che il lupo si abitui a predare gli animali domestici. Di norma caccia cervi, caprioli e mufloni. E l'abbondanza di ungulati è tale che può sostenere senza problemi la popolazione attuale di lupi». In totale, una dozzina di esemplari.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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