Il fidanzatino parla agli inquirenti Dopo l'autopsia, lunedì il nulla osta

Domenica 7 Ottobre 2018
LE INDAGINI
UDINE È stato nuovamente ascoltato ieri mattina l'amico che mercoledì ha trascorso il pomeriggio con la sedicenne morte in un bagno della stazione di Udine per una sospetta overdose di eroina. Il giovane fidanzatino, sedici anni ancora da compiere, ha varcato gli uffici della Questura di viale Venezia al mattino e ne è uscito alcune ore dopo, nel primo pomeriggio, dopo aver risposto per circa tre ore alle domande degli investigatori della Squadra Mobile e del pm Andrea Gondolo, titolare del fascicolo aperto per fare luce sulla morte della ragazza.
Cessione di stupefacenti e morte come conseguenza di altro delitto i reati al momento ipotizzati ancora a carico di ignoti dalla Procura di Udine. Era stato il minore, risvegliatosi dal torpore, a trovare l'amica esanime nel bagno in cui, stando al suo racconto, erano entrati per consumare la droga. Aveva cercato di rianimarla invano. Il suo disperato tentativo aveva attirato l'attenzione di un passante ed erano stati quindi allertati i soccorsi. Invano. Il ragazzino era già stato ascoltato quel pomeriggio dagli inquirenti, turbato, sconvolto e sotto shock per quanto era appena accaduto. Ieri, dunque, nonostante la disperazione che ancora inevitabilmente lo accompagna per la morte dell'amica, si è cercato di approfondire il suo primo racconto, colmando eventuali lacune e ricostruendo un po' meglio la sua versione dei fatti. La sua testimonianza è solo uno dei tasselli con cui gli investigatori della Mobile, diretti dal Vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan, puntano a individuare chi abbia ceduto ai due ragazzini la dose che, secondo le prime ipotesi investigative, potrebbe essere stata fatale alla ragazza, costandole la sua giovane vita. Nel primo pomeriggio di ieri il medico legale Lorenzo Desinan ha svolto anche l'autopsia sul corpo della ragazza. L'esame è cominciato intorno alle 13.30. Lunedì, letto il primo responso sulle cause della morte della minore, con ogni probabilità la Procura firmerà il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari e la celebrazione dei funerali. Particolarmente significativi per gli inquirenti saranno anche gli esiti degli esami tossicologici disposti sempre sul corpo della ragazza. Nei prossimi giorni dovranno essere ascoltati anche i genitori della giovane e le amiche. E verranno disposte le analisi sul piccolissimo residuo di stupefacente, verosimilmente eroina gialla, trovato al ragazzino. Era conservato in una scatolina di latta in cui la droga sarebbe stata preparata prima di essere iniettata.
Le analisi sulla sostanza saranno utili agli investigatori per capirne il grado di purezza e capire come sia stata tagliata la sostanza. Tutti passi necessari a cercare di identificare il canale di approvvigionamento dello stupefacente.
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci