IL CASO
TAVAGNACCO Oltre un milione per rifare il look alla piscina disegnata

Mercoledì 14 Novembre 2018
IL CASO
TAVAGNACCO Oltre un milione per rifare il look alla piscina disegnata dall'archistar. Si annuncia una svolta per l'impianto di Tavagnacco, progettato dall'architetto californiano Thom Mayne acquisito gratuitamente dall'amministrazione municipale nell'ambito del pacchetto per la realizzazione della sede della Hypo Bank, il caratteristico edificio a vela realizzato dallo stesso professionista, che fa ancora bella mostra di sé alle porte di Udine.
LA GARA
Dopo tutti i passaggi della complessa procedura (l'iter è stato piuttosto accidentato), sta per vedere la luce la gara per un project financing mirato, con cui il Comune punta ad accrescere i fruitori della struttura sportiva di Feletto Umberto, grazie alla realizzazione di una nuova vasca esterna, perfetta per la bella stagione, e di un altro spazio acquatico all'interno, da affiancare alla piscina per il nuoto e al vaschino ludico che già c'è (e di solito viene utilizzato da bambini e famiglie), magari per un utilizzo più dedicato alla pratica dell'acquagym, sempre più di moda. In questo modo, la piscina raggiungerebbe una maxitaglia di tutto rispetto nell'immediato circondario: con uno spazio interno in più, per dire, anche rispetto alla Swim di Campoformido (che oggi è l'impianto più grande dell'hinterland, con una vasca interna, più grande, una vasca esterna e un vaschino ludico) e più spazi acqua del Palamostre, della piscina di via Pradamano (gestiti dal Comune di Udine) e del Tomadini, sempre nel capoluogo friulano. Il Comune di Tavagnacco, come più volte dichiarato dal sindaco Gianluca Maiarelli, inoltre, mira anche a far realizzare dei lavori di manutenzione straordinaria del fabbricato per la durata della concessione, per consentire alla struttura di non diventare obsoleta. «Mi auguro che il bando sia pubblicato nelle prossime settimane», dice Maiarelli. Come da prassi, nel caso dei project financing, come base di partenza «c'è la proposta progettuale del promotore, la Sport Management di Verona, che prevede una riqualificazione da circa un milione di euro. Su questa base chiunque potrà fare delle proposte migliorative. Alla gara, aperta a tutti, ovviamente, parteciperà lo stesso promotore, che, a sua volta, potrebbe proporre delle migliorie». Non solo. Il sindaco chiarisce le regole del gioco, che valgono per le gare che riguardano i project financing: nell'eventualità in cui dovesse ottenere un punteggio maggiore un altro proponente, il promotore potrebbe sempre dire a quelle condizioni, lo faccio io. «Perché prassi prevede che il promotore abbia una sorta di diritto di prelazione rispetto al progetto vincitore».
L'OBIETTIVO
Per la gara, dopo il periodo di pubblicazione di circa un mese, ci saranno i tempi tecnici per l'esame delle proposte e l'attribuzione dei punteggi. L'obiettivo dell'amministrazione comunale, se non ci saranno intoppi, è quello di arrivare «all'inizio del nuovo anno» almeno a conoscere i nominativi e il numero degli eventuali partecipanti, per poi procedere nel 2019 all'assegnazione. Si chiuderà così il sipario sulla piscina attuale, inaugurata nel 2007 e costata, all'epoca, quasi tre milioni di euro, che ha presto mostrato tutti i limiti di una struttura energivora, con una grande dispersione termica e bollette, di conseguenza, astronomiche. Senza contare che, come spesso rimarcato dal sindaco, la piscina attuale ormai è satura e, per richiamare altri utenti, di necessità va ampliata l'offerta. Il progetto del proponente, spiega Maiarelli, «prevede un ampliamento, con la realizzazione di una piscina esterna e un ulteriore spazio acqua interno, da utilizzare per esempio per l'acquagym. La durata della convenzione? Il punto di partenza, messo a bando, è di 25 anni».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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