IL CASO
TALMASSONS Dov'è Gil? Quel cacciatore tanto amato, conosciuto in

Mercoledì 13 Dicembre 2017
IL CASO
TALMASSONS Dov'è Gil? Quel cacciatore tanto amato, conosciuto in mezzo Friuli, che è sparito in questi giorni di forte maltempo? Quarant'anni, di Talmassons, carattere gioviale, amante della caccia e della pesca, Gil Nuzzo è scomparso nel primo pomeriggio. È uscito intorno alle 14 dalla sua abitazione, insieme al suo nuovo cucciolo, un labrador di sei mesi di colore nero che aveva appena comprato e cui si era già affezionato tantissimo. Lo aveva portato con sé, per la primissima uscita, per una sgambettata lungo il torrente, per fargli conoscere il territorio, perché si ambientasse.
Gil era rimasto d'accordo con un amico cacciatore: i due avrebbero dovuto incontrarsi e fare una battura di caccia assieme. Ma il compagno, non vedendolo arrivare sul luogo dell'appuntamento, ha cominciato a chiamarlo al telefonino. Nessuna risposta. La famiglia di Gil, molto nota a Talmassons dove i parenti gestiscono un bar e un maneggio, si preoccupa subito: non è da Gil non avvisare quando fa tardi. È già sceso il buio quando viene lanciato l'allarme e viene attivato il piano provinciale di ricerca persona, un piano di cui è responsabile la Prefettura e che viene coordinato dai vigili del fuoco. I soccorritori si attivano in un battibaleno: piove, fa freddo, il meteo è pessimo ma non c'è tempo da perdere: ogni secondo può essere prezioso.
Un imprenditore di una grande azienda di Udine viene svegliato nel cuore della notte e trasporta sul luogo delle ricerche un visore notturno e un rilevatore di calore. Dopo poco la prima traccia: la vettura di Gil viene ritrovata sul greto del torrente Cormor, a Castions. È aperta. Dentro ci sono il fucile da caccia del 40enne, i proiettili per l'arma, il suo telefono cellulare e, appena fuori dalla vettura, i soccorritori trovano un paio di stivali e una tuta da cacciatore tipo salopette. È un cambio d'abito da usare dopo la battuta di caccia, perché piove molto. Si fa strada la tragica ipotesi che l'uomo, dopo aver aperto la portiera della macchina, abbia lasciato fuggire il piccolo labrador. Si tratta di cani che amano molto l'acqua ed è possibile che il cucciolo di sei mesi si sia tuffato nel Cormor in piena. Gil, a quel punto, avrebbe deciso di tentare di salvarlo, nonostante i gorghi del torrente. Si sarebbe liberato di abiti ingombranti, tra cui gli stivali e si sarebbe gettato nel corso con la certezza di recuperare il cane e poi di tornare a riva. È in quel momento che di lui e del suo amico a quattro zampe si perdono tutte le tracce. La macchina dei soccorsi si attiva con un maxi-spiegamento di forze: viene allestito un campo base con un presidio fisso, anche notturno, dei vigili del fuoco: viene montato un potente faro che illumina a giorno il Cormor.
Scendono in campo carabinieri, l'elicottero dei pompieri proveniente da Venezia, che esegue dei sorvoli sull'asta del torrente e del suo grande bacino; arrivano le squadre di protezione civile comunali di Talmassons e di Castions di Strada, le amministrazioni municipali si attivano con operai e ditte specializzate; i sindaci Piero Mauro Zanin e Roberto Gorza seguono da vicino le operazioni. Amici, cittadini, unità cinofile e uomini muniti di visori subacquei lo cercano senza sosta. Di lui non c'è traccia. Le ricerche vengono sospese alle 16.30 con il buio e saranno riavviate oggi all'alba. Intanto la famiglia di Gil si è affidata allo studio legale Tutino e ha nominato un esperto del crimine perché tutte le piste vengano battute a 360 gradi. La vettura di Gil, che inizialmente pareva essere stata posta sotto sequestro, è stata invece riaffidata alla famiglia. Sono ore di pena e di angoscia e, per darsi coraggio, viene allestita anche una cucina da campo. La famiglia chiede a tutti un aiuto: chi ha visto Gil o il suo cane chiami subito il 112 o può scrivere anche una mail a info@stuidiotutino.com, lo studio legale cui si è affidata la famiglia del 40enne.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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