Il biologo Grim: «Diossine ancora sotto osservazione»

Martedì 13 Novembre 2018
Il biologo Grim: «Diossine ancora sotto osservazione»
MANIAGO
L'altro grande polo industriale analizzato nel corso del convegno delle associazioni ambientaliste è quello di Maniago, preso in considerazione unitamente a quello contermine che comprende il cementificio di Fanna. Il compito di introdurre l'argomento è spettato al biologo Federico Grim, che ha realizzato per conto del Movimento 5 Stelle regionale uno studio durato 18 mesi che ha portato ad analizzare presso il laboratorio accreditato SGS le carni di 18 polli, cresciuti nel 2016/17 nella zona di Fanna e Campagna di Maniago. L'indagine è seguita a campionamenti di polli e uova realizzati da privati e Azienda sanitaria, che hanno riscontrato irregolarità per presenza di diossine e policlorobifenili (Pcb) già dal 2011. Nel complesso le analisi di Grim hanno riscontrato che il 100% dei polli aveva quantità di Pcb superiori al livello di attenzione; per furani e diossine il 61%. Quello meno contaminato è risultato allevato dentro a un capannone, al coperto: un'evidenza che porterebbe a ipotizzare che un pollo biologico, cresciuto all'aperto in questa zona, risulterebbe più inquinato di uno allevato in batteria. Una particolarità delle analisi effettuate dal 2011 al 2017 non sfugge all'attenzione del biologo: il fingerprint, ovvero la composizione della miscela di Pcb rinvenuti nella carne di pollo, è sempre la stessa. Lo studio si conclude affermando che esiste probabilmente un'unica fonte di emissione, ancora attiva nel 2017. In questo caso non sono stati del medesimo avviso del ricercatore gli altri relatori provenienti dal mondo accademico: sia il professor Tretiach sia il professor Barbieri, docente di Valutazione del rischio chimico presso l'università di Trieste, propendono per un inquinamento storico del territorio. In particolare quest'ultimo ha citato degli studi in cui si annoverano tra le possibili fonti di emissione di Pcb le stufe a pellet, combustione di residui agricoli e verniciature di eternit. L'ingegner Franco Sturzi, direttore scientifico dell'Arpa regionale, ha mostrato i primi risultati dell'indagine ancora in corso nel territorio maniaghese. Nei campionamenti dei suoli che hanno interessato 11 siti tra Fanna, Maniago e Vajont, non si evidenziano fenomeni di contaminazione diffusa di provenienza industriale. Il limite di legge tuttavia migliaia di volte più alto rispetto a quello applicato a un animale destinato alla vendita e al consumo come un pollo risulta superato solo in un caso. Due deposimetri risultano ancora da verificare, verranno raccolti e fatti analizzare a metà dicembre. Acceso è stato il dibattito con il pubblico. L'ex consigliera regionale M5S Eleonora Frattolin ha ricordato infatti «che è difficile sostenere la tesi di un inquinamento storico o pluralità di fonti accidentali, quando esiste una sola azienda nella zona il cementificio Buzzi Unicem di Fanna (ex Cementizillo) che certifica emissioni di Pcb in tutte le carte in suo possesso, dal 2011 al 2017».
L.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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