IL BATTIBECCO
PORDENONE Tigli di via Mazzini ancora sotto la lente: la decisione di abbatterne quattro (una in quanto morta per un terzo del fusto, le altre tre perché in seguito all'interruzione del filare diverrebbero pericolose) è stata oggetto di un battibecco fra il sindaco Alessandro Ciriani e una dei partecipanti alla presentazione di venerdì. E sulla questione torna anche il consigliere del Pd Nicola Conficoni, a sua volta presente all'incontro, che sottolinea come l'amministrazione abbia chiesto il parere di un agronomo dopo aver respinto un ordine del giorno che andava proprio in questa direzione. «Nel corso dell'incontro - rileva - è emerso che i tigli da abbattere in via Mazzini non sono più cinque, ma quattro. La novità attesta quanto fosse fondata la richiesta di un approfondimento formulata alla giunta Ciriani anche attraverso la presentazione di un ordine del giorno che pure era stato bocciato. Esamineremo con attenzione il parere opportunamente richiesto a un agronomo solo dopo la nostra sollecitazione, con la speranza che vi siano ulteriori margini per la conservazione di alberi messi a dimora negli anni Trenta del secolo scorso».
l.z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Tigli di via Mazzini ancora sotto la lente: la decisione di abbatterne quattro (una in quanto morta per un terzo del fusto, le altre tre perché in seguito all'interruzione del filare diverrebbero pericolose) è stata oggetto di un battibecco fra il sindaco Alessandro Ciriani e una dei partecipanti alla presentazione di venerdì. E sulla questione torna anche il consigliere del Pd Nicola Conficoni, a sua volta presente all'incontro, che sottolinea come l'amministrazione abbia chiesto il parere di un agronomo dopo aver respinto un ordine del giorno che andava proprio in questa direzione. «Nel corso dell'incontro - rileva - è emerso che i tigli da abbattere in via Mazzini non sono più cinque, ma quattro. La novità attesta quanto fosse fondata la richiesta di un approfondimento formulata alla giunta Ciriani anche attraverso la presentazione di un ordine del giorno che pure era stato bocciato. Esamineremo con attenzione il parere opportunamente richiesto a un agronomo solo dopo la nostra sollecitazione, con la speranza che vi siano ulteriori margini per la conservazione di alberi messi a dimora negli anni Trenta del secolo scorso».
l.z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
