LO SCENARIO
PORDENONE I risultati da record di FriulAdria nel 2017 sono legati anche alla ripresa che il territorio del Nordest ha registrato. Sia il pil che l'occupazione (meglio in Veneto al 6% rispetto al Fvg al 7%) hanno mostrato tendenze migliori rispetto alle medie nazionali. La banca ha risposto alle richieste delle imprese: la scia di crescita in Friuli Venezia Giulia ha interessato in particolare la cantieristica navale, mentre il manifatturiero è andato meglio in Veneto. Dove è in atto una trasformazione tecnologica forte che però deve essere ancora completata.
IL CALO DEMOGRAFICO
«Uno scenario - ha sottolineato la presidente di FriulAdria Chiara Mio, docente di Economia alla Cà Foscari - che speriamo confermi la sua positività anche per il 2018. Ma all'interno di un progressivo miglioramento sono da segnalare due aspetti negativi. Il primo riguarda una diminuzione di posti di lavoro nell'ambito del lavoro autonomo e non dipendente. L'altro dato negativo - aggiunge la presidente - ha a che fare con il forte calo demografico: negli ultimi vent'anni si sono persi 50 mila (sul totale di circa 800 mila) lavoratori compresi nell'arco di età dai 16 ai 65 anni». Da una parte meno partite iva, liberi professionisti e piccole e piccolissime imprese. Dall'altra mancano all'appello 50 mila persone in età da lavoro. Due situazioni con cui l'economia territoriale dovrà fare i conti.
IL MANIFATTURIERO
La banca pordenonese negli ultimi anni ha avuto un forte sviluppo in Veneto dove il rimbalzo della produzione industriale negli ultimi anni è stato del 30%, in Fvg invece si il rimbalzo si è fermato al 18%. In conferenza stampa i vertici Friuldria, rispondendo alle domande, hanno escluso ogni tipo di preoccupazione rispetto alla politica nazionale e alle prossime scadenze politico-elettorali della regione. «Stiamo facendo bene - ha sottolineato la presidente - il nostro lavoro. Non abbiamo particolare necessità di monitotare le situazioni politiche dei territori in cui facciamo il nostro business. Il recente esempio del Belgio la dice lunga: due anni senza governo e le cose sono andate bene dal punto di vista economico. L'economia va avanti lo stesso nonostante la politica, non - si badi bene - senza la politica».
I TIMORI
Rispetto ai competitor la preoccupazione non è rivolta al mondo bancario tradizionale. «Ciò che comincia a preoccupare un po' - spiega Mio - tutti è la possibile concorrenza di Amazon. Ancora in Europa non ci sono le licenze bancarie per i colossi dell'e-commerce ma vi è un'intenzione. Auspichiamo che la Bce valuti attentamente i rischi enormi per i consumatori se non venissero rispettate le stesse regole del gioco».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE I risultati da record di FriulAdria nel 2017 sono legati anche alla ripresa che il territorio del Nordest ha registrato. Sia il pil che l'occupazione (meglio in Veneto al 6% rispetto al Fvg al 7%) hanno mostrato tendenze migliori rispetto alle medie nazionali. La banca ha risposto alle richieste delle imprese: la scia di crescita in Friuli Venezia Giulia ha interessato in particolare la cantieristica navale, mentre il manifatturiero è andato meglio in Veneto. Dove è in atto una trasformazione tecnologica forte che però deve essere ancora completata.
IL CALO DEMOGRAFICO
«Uno scenario - ha sottolineato la presidente di FriulAdria Chiara Mio, docente di Economia alla Cà Foscari - che speriamo confermi la sua positività anche per il 2018. Ma all'interno di un progressivo miglioramento sono da segnalare due aspetti negativi. Il primo riguarda una diminuzione di posti di lavoro nell'ambito del lavoro autonomo e non dipendente. L'altro dato negativo - aggiunge la presidente - ha a che fare con il forte calo demografico: negli ultimi vent'anni si sono persi 50 mila (sul totale di circa 800 mila) lavoratori compresi nell'arco di età dai 16 ai 65 anni». Da una parte meno partite iva, liberi professionisti e piccole e piccolissime imprese. Dall'altra mancano all'appello 50 mila persone in età da lavoro. Due situazioni con cui l'economia territoriale dovrà fare i conti.
IL MANIFATTURIERO
La banca pordenonese negli ultimi anni ha avuto un forte sviluppo in Veneto dove il rimbalzo della produzione industriale negli ultimi anni è stato del 30%, in Fvg invece si il rimbalzo si è fermato al 18%. In conferenza stampa i vertici Friuldria, rispondendo alle domande, hanno escluso ogni tipo di preoccupazione rispetto alla politica nazionale e alle prossime scadenze politico-elettorali della regione. «Stiamo facendo bene - ha sottolineato la presidente - il nostro lavoro. Non abbiamo particolare necessità di monitotare le situazioni politiche dei territori in cui facciamo il nostro business. Il recente esempio del Belgio la dice lunga: due anni senza governo e le cose sono andate bene dal punto di vista economico. L'economia va avanti lo stesso nonostante la politica, non - si badi bene - senza la politica».
I TIMORI
Rispetto ai competitor la preoccupazione non è rivolta al mondo bancario tradizionale. «Ciò che comincia a preoccupare un po' - spiega Mio - tutti è la possibile concorrenza di Amazon. Ancora in Europa non ci sono le licenze bancarie per i colossi dell'e-commerce ma vi è un'intenzione. Auspichiamo che la Bce valuti attentamente i rischi enormi per i consumatori se non venissero rispettate le stesse regole del gioco».
d.l.
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