Gli steward gireranno in bicicletta li affiancheranno aiutanti stranieri

Mercoledì 14 Febbraio 2018
IL SERVIZIO CRESCE
PORDENONE Steward urbani in bicicletta (o su segway), che operano sul territorio con il supporto di alcune persone straniere.
Si svilupperà in questa direzione il progetto degli steward urbani, lanciato in via sperimentale alla fine dello scorso anno e che il Comune ha deciso di confermare con un apposito budget e, in previsione, il supporto delle categorie economiche. Alcune indicazioni sono contenute nel Peg (Piano esecutivo di gestione), che prevede un perfezionamento del servizio attraverso strumenti che consentano una maggiore mobilità fra i vari siti, come bicicletta e segway (un dispositivo di trasporto costituito da una pedana e due ruote, azionata da un motore elettrico) e applicativi che garantiscano accoglienza, informazione e rassicurazioni per residenti e turisti.
DUE RUOTE E STRANIERI
Su questo fronte, un primo passo è in programma già per questa mattina quando, contemporaneamente alla presentazione dei nuovi mezzi della Polizia locale, verranno consegnate anche alcune biciclette messe a disposizione degli steward da uno sponsor. Ma le novità non riguarderanno solamente i mezzi di trasporto. Accanto a questo, il Piano prevede anche che si vada a valutare il coinvolgimento di altre figure da affiancare agli steward urbani, e in particolare «stranieri di varie etnie, in modo che possano agevolarli nell'opera di sensibilizzazione al corretto comportamento. Il progetto steward urbani - spiega l'assessore alla Sicurezza Emanuele Loperfido - va avanti con persone dotate dell'apposita certificazione. Accanto a queste, stiamo valutando il coinvolgimento di richiedenti asilo. È un progetto che stiamo esaminando assieme al comandante della Polizia locale Stefano Rossi, anche con l'idea di poter attingere, a questo fine, a finanziamenti che il capo di Gabinetto del Viminale Mario Morcone aveva annunciato per le amministrazioni che avviassero progetti di integrazione di questo tipo, con servizi a favore della città».
VIGILI IN PIAZZA
Sempre in materia di sicurezza, la costruzione di un rapporto costante con la comunità dovrebbe passare, nel 2018, attraverso una serie di impegni che vanno dal tavolo con gli amministratori di condominio agli incontri con la cittadinanza e con gli immigrati, dall'incremento dell'attività di prossimità Vigili in piazza a quelli con le associazioni di categoria (Insieme vigili-amo Pordenone). Proprio le associazioni di categoria, come già annunciato, saranno partner del Comune nel progetto degli steward urbani.
E la platea si prepara ad allargarsi ulteriormente: «Proprio venerdì - spiega infatti l'assessore Loperfido - abbiamo in programma un incontro con i rappresentanti dei vari ordini professionali: notai, avvocati, geometri, ingegneri e così via. La questione della sicurezza riguarda anche loro, soprattutto se pensiamo che ci sono studi professionali in cui operano anche venti dipendenti donne e che possono beneficiare della presenza degli steward, per esempio quando si recano nei parcheggi che utilizzano per venire al lavoro».
La sperimentazione di due mesi relativa agli steward urbani era partita all'inizio di dicembre, con otto guardie a vigilare su aree verdi, terminal del trasporto pubblico e parcheggi: quattro uomini e quattro donne riconoscibili da un corpetto giallo con i loghi del Comune e delle partecipate. Dal punto di vista operativo, l'area monitorata è stata divisa in quattro zone: gli steward hanno un punto di riferimento logistico nella ex sede della Circoscrizione Centro.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci