Giustizia tributaria, mancano giudici

Martedì 20 Marzo 2018
Giustizia tributaria, mancano giudici
LA CERIMONIA
TRIESTE Diminuisce del 6,2% nel 2017 il contenzioso tributario pendente in Friuli Venezia Giulia rispetto al periodo precedente con una punta massima del -39,84% presso la commissione tributaria provinciale di Gorizia. Invece, si registra un aumento delle controversie pendenti presso la commissione regionale (+19,70%), dovuta principalmente alla diminuzione dei giudici in servizio.
Il dato è emerso ieri mattina a Trieste dalla relazione del presidente della commissione tributaria regionale del Friuli Venezia Giulia Paolo Alberto Amodio durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Nelle commissioni tributarie regionali sono state tenute nel 2017 complessivamente 337 udienze nelle quali sono state trattate 2.739 controversie di cui l'86,9% in udienza pubblica: «Alla riduzione in termini qualitativi del contenzioso tributario è corrisposto un aumento qualitativo dei ricorsi proposti». Le sentenze arrivano in tre anni e mezzo.
LE PENDENZE
Complessivamente tra primo grado e appello al 31 dicembre 2017 risultano pendenti 2.466 procedimenti, contro i 2.629 del 2016. «Il quadro generale del funzionamento della giustizia tributaria in regione - ha osservato Amodio - deve essere definito, nel complesso, soddisfacente al di là delle carenze d'organico». I giudici tributari erano, infatti, 67 nel 2014, 62 nel 2015, 59 nel 2016 e 54 nel 2017 e la carenza si registra in particolare nella commissione regionale. I ricorsi e appelli depositati nel 2017 sono stati 1.619 contro i 2.139 nel 2016. Si tratta di uno scostamento (-520 controversie) «che investe l'evoluzione del contenzioso che, a partire dal 2009, ha registrato una riduzione costante delle controversie pervenute rispetto all'anno precedente». Le controversie definite, tra primo e secondo grado, sono state 1.770, in calo rispetto al 2016 (-22,61%) quando sono state 2.287. Le materie hanno riguardato «per lo più le imposizioni relative ai tributi a carico delle imprese». Diminuisce leggermente la produttività media di ciascun giudice che nel 2017 è stata di 31,62 sentenze pro-capite contro le 39,3 dell'anno precedente.
IL RECLAMO
«L'istituto del reclamo si è rivelato idoneo strumento deflattivo del contenzioso scrive Amodio nella sua relazione considerato che nel 2017 risultano presentate 1.387 istanze, tutte esaminate nel termine di novanta giorni previsto dalla norma per la conclusione del procedimento». Delle 1.387 istanze lavorate, 634 (pari al 45,7%) non si sono concluse nella fase di mediazione ed è stato proposto il ricorso davanti al giudice tributario mentre 753 istanze (54,3%) si sono concluse nella fase di mediazione. In questi ultimi casi, l'Agenzia delle Entrate e la parte contribuente hanno raggiunto l'accordo di mediazione che ha composto la lite potenziale nell'85,2% dei casi mentre per il 14,8% il contribuente non ha instaurato la lite davanti alla commissione tributaria provinciale. Alla contrazione del contenzioso, ha contribuito anche il maggiore costo del processo tributario.
UDINE E PORDENONE
In netta diminuzione (-14,75%) i ricorsi pendenti: 601 nel 2017 contro i 705 nel 2016 e 847 nel 2015. Calano sensibilmente anche i ricorsi pervenuti: 491 nel 2017 contro i 608 del 2016 e gli 819 nel 2015. La Commissione provinciale ha tenuto 93 udienze trattando complessivamente 844 controversie. In diminuzione i ricorsi decisi passati da 748 nel 2016 a 592 nel 2017. A fronte di una pianta organica di 18 giudici, la commissione provinciale di Udine ne è composta da 15. Delle 491 controversie, l'87,17% riguarda atti impositivi emessi dall'Agenzia delle entrate mentre, considerando solo i 403 ricorsi definiti la pubblica amministrazione è risultata totalmente vittoriosa nel 33,50% dei casi (135 ricorsi) e totalmente soccombente nel 40,20% dei casi (162 ricorsi). Anche a Pordenone ricorsi pendenti in calo: 116 nel 2017 contro i 177 nel 2016. Quelli pervenuti sono stati, l'anno scorso, 199 contro i 262 del 2016. Diminuiscono i ricorsi decisi passati da 315 nel 2016 a 248 nel 2017: 10 i giudici in organico rispetto ai 12 previsti. Delle 199 controversie, il 76,38% riguarda atti impositivi emessi dall'Agenzia delle entrate e su 164 ricorsi definiti, la pubblica amministrazione è risultata vittoriosa nel 59,15% dei casi.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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