Giuslavoristi, friulana al timone

Domenica 15 Luglio 2018
Giuslavoristi, friulana al timone
LA STORIA
UDINE Una friulana alla guida dell'associazione dei Giuslavoristi italiani, la prima volta di una donna dopo 55 anni di vita di un sodalizio tra i più rappresentativi in ambito forense. Il traguardo l'ha raggiunto Marina Brollo, originaria di Gemona e docente ordinario di Diritto del lavoro all'Università di Udine, dove è anche direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche dopo essere stata preside di facoltà, senatrice, delegata al personale e alle pari opportunità. Come ha convinto i suoi colleghi maschi a votarla? Probabilmente è l'esito di un processo che hanno compreso essere irreversibile, dato che «nel tempo l'accademia si sta femminilizzando e il tema di genere nel diritto del lavoro è importante spiega Brollo -. Elementi che hanno contribuito a far maturare questa consapevolezza». Un peso, poi, l'ha avuto la sua carriera accademica e l'aver già sostenuto ruoli apicali all'interno del sistema universitario, ora utili per presiedere per i prossimi tre anni, fino al 2021, l'Aidlass, Associazione italiana di diritto del lavoro e della sicurezza sociale, che annovera tra i suoi componenti docenti di diritto del lavoro italiani e stranieri, ricercatori, magistrati e avvocati. Tra i past president, anche il friulano d'origine e più volte ministro Tiziano Treu. «Donne, giovani e anziani» sono le tre parole d'ordine con cui la professoressa Brollo ha deciso di connotare il suo mandato, con una particolare attenzione al precariato che è diffuso anche tra giovani che di occupano di diritto del lavoro. «Una questione che ci riguarda sì conferma -, poiché ci sono giovani che ottengono l'abilitazione e poi non hanno un posto di lavoro, con conseguente rischio frustrazione». Questione, naturalmente, non confinata a quell'area dell'occupazione. «L'orgoglio di questa nomina considera infatti Brollo non fa velo alla consapevolezza dell'impegno che mi aspetta per rafforzare il ruolo del diritto del lavoro in questa veloce e complessa fase di trasformazione dell'economia, della società e dell'Università». Infatti l'Aidlass, che è riconosciuta in apposito elenco ministeriale come associazione forense specialistica maggiormente rappresentativa, si propone di favorire l'approfondimento e la diffusione delle conoscenze scientifiche e delle competenze nell'ambito del diritto del lavoro e della sicurezza sociale sul piano sia nazionale, sia internazionale. Un contesto complesso, come ha sottolineato Brollo all'atto della sua nomina, che allo stato la fanno restare cauta per esempio sulle scelte che si compiranno con il decreto Dignità varato dal Governo ma non ancora operativo. «Per ora abbiamo sentito parole, attendiamo di vedere cosa ci sarà nel concreto considera -. Naturalmente il lavoro è questione centrale» e in fatto di organizzazione e tutele «occorre tener presente che non si può tornare indietro, occorre invece trasformare e innovare», ma con almeno un punto fermo e cioè che «i deboli devono essere tutelati sottolinea Brollo -, siano lavoratori subordinati o autonomi. Quindi, bisogna ripensare alle tutele, ma le tutele ci devono essere». Quanto al Jobs Act, il giudizio è a due facce: «Guardando i dati economici considera la docente e presidente Aidlass -, non v'è dubbio che abbia dato una mano alla ripresa. Qualsiasi norma, comunque, può essere migliorata».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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