Giunta alla stretta finale ma Forza Italia non molla

Mercoledì 23 Maggio 2018
Giunta alla stretta finale ma Forza Italia non molla
ULTIMI RITOCCHI
UDINE Oggi è il giorno decisivo: questo pomeriggio, infatti, Pietro Fontanini incontrerà tutti i gruppi che lo sostengono per cercare di arrivare alla quadratura del cerchio, ossia la formazione della sua squadra.
Difficile riuscire ad accontentare tutte le richieste delle liste (praticamente servirebbe una giunta a 12) e ci sono tre scogli da superare: le quote rosa, l'eventuale assessorato a Stefano Salmè (che porterebbe via un posto in giunta), il ruolo di vicesindaco, conteso tra Forza Italia e Identità Civica. Qualcuno dovrà cedere: sarà la Lega, primo partito della coalizione, ad accontentarsi di 3 assessori invece che 4? Oppure Forza Italia (secondo gruppo per preferenze) a rinunciare a un posto o a un ruolo? O ancora, Identità Civica, dovrà farsi bastare un solo assessore, magari però ottenendo il vicesindaco? Spetterà a Fontanini limare e smussare, per trovare la formula magica.
Intanto, ieri pomeriggio, c'è stata una riunione interna proprio di Fi e il gruppo ha deciso di riconfermare la sua posizione: «Siamo il secondo partito della coalizione: chiediamo tre assessori, tra cui il vicesindaco, e il Presidente del consiglio comunale. Riteniamo che ci spetti dal punto di vista politico e numerico», spiega Ferruccio Anzit, coordinatore provinciale di Udine di Forza Italia.
Ma, ovviamente, c'è spazio per la trattativa: «Teniamo conto del fatto che, essendo in coalizione, ne parleremo assieme e cercheremo di condividere le posizioni. Domani ragioneremo con Fontanini e, se ci convince, siamo lì per trovare una soluzione, ma non vuol dire che, a priori, rinunciamo a tutto».
Il gruppo, per presentare i suoi nomi, ha scelto una regola: la delega del cittadino quando vota. E qui nasce, per il neosindaco, un problema: le quote rosa. In giunta devono esserci 4 donne: due saranno della Lega (Elisa Asia Battaglia e probabilmente Francesca Laudicina), le altre due sono da trovare.
Forza Italia, però, non propone nomi femminili: «La prima donna nella nostra lista per preferenze commenta Anzit -, è Marta Favilli, che però è nona, troppo distaccata». E così le persone proposte saranno Giovanni Barillari, Fabrizio Cigolot ed Enrico Berti (probabilmente per il ruolo di presidente dell'assemblea). E il quarto? Potrebbe essere sacrificato a favore dell'Udc, confluito in Fi, che chiede rappresentanza. «I rapporti con l'Udc sono buoni continua il coordinatore di Fi -, stiamo cercando di trovare una quadra dandogli il giusto peso, nel limite del rispetto del voto. Dato che abbiamo deciso che la regola è quella delle maggiori preferenze, varrà anche in questo caso». Sembra sfumare, quindi, l'ipotesi di Vincenzo Tanzi come terzo assessore, a favore invece di Giovanni Govetto o Mirko Bortolin, entrambi espressione dell'Udc: il primo ha dalla sua un maggior numero di preferenze, il secondo l'esperienza di consigliere uscente.
E poi c'è ancora in ballo la questione Stefano Salmé (cui potrebbe essere chiesto di proporre un nome femminile). «Credo che gli vada riconosciuto il lavoro che ha fatto - conclude Anzit -, ma sarà il sindaco a decidere come».
Più liscia la situazione di Autonomia Responsabile, che esprimerà Paolo Pizzocaro; Fratelli d'Italia proporrà il nome di un uomo (ma il segretario cittadino Ugo Falcone non è dato per sicuro). Per Identità Civica, un posto in giunta ce l'avrà anche Loris Michelini (che non nasconde l'ambizione al ruolo di vicesindaco), ma il gruppo proporrà anche donne, probabilmente Veronica Basello o Antonietta Felline. Per la Lega, poi, ci sarà quasi certamente il commercialista Maurizio Franz, uno degli uomini più vicini a Fontanini durante tutta la campagna elettorale.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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