Garanzia imprese, in tre mesi 491 operazioni: Udine in testa

Martedì 19 Giugno 2018
I NUMERI
TRIESTE Nuovi strumenti regionali di garanzia e accesso al credito per le piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia. Si tratta del Fondo centrale di garanzia per operazioni di finanziamento da 25mila a 175mila euro e l'attivazione della Sezione speciale Fvg del Fondo di garanzia per le Pmi. Nel primo caso sono state effettuate, nei primi tre mesi dell'anno, 491 operazioni per oltre 84 milioni di euro di finanziamenti accolti e garanzie complessive pari a quasi 60 milioni di euro. Il dato è emerso nel corso del convegno sul tema organizzato da Confcommercio Trieste in presenza dell'assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini. Per quanto riguarda, invece, il solo terziario, le operazioni sono state 231 di cui 149 inerenti il commercio, con oltre 17 milioni di euro di finanziamenti accolti e garanzie per quasi 13 milioni mentre 82 sono state le operazioni relative al comparto dei servizi per 12 milioni di euro di finanziamenti accolti e garanzie di poco inferiori ai 9 milioni. «Strategico» per Ernesto Ghidinelli di Confcommercio nazionale «il ruolo dei Confidi di matrice associativa che oltre a fornire garanzie qualificate in sinergia con il Fondo centrale di garanzia, sono chiamati con crescente frequenza anche ad erogare quell'assistenza finanziaria di base necessaria per gestire adeguatamente i fabbisogni finanziari delle unità produttive di piccole dimensioni».
UDINE CAPOFILA
A livello provinciale, per numero di operazioni (218) è Udine la capofila (oltre 35 milioni di finanziamenti accolti e poco più di 25 milioni di garanzie) seguita da Pordenone con 160 operazioni pari a oltre 29 milioni di finanziamenti accolti e 20,7 milioni di garanzie concesse mentre fanalino di coda è Gorizia con 42 operazioni pari a poco più di 8 milioni di euro di finanziamenti accolti e quasi 6 milioni di garanzie. A Trieste le operazioni effettuate sono state 71 per 11 milioni di finanziamenti accolti e 8 milioni di garanzie concesse. Si tratta di uno strumento, quello del Fondo centrale di garanzia, che costituisce un'opportunità sia per le imprese, per un accesso più agevole alle risorse, sia per le banche che potranno avvalersi della capacità di valutazione dei Consorzi sulla solidità dell'azienda richiedente. Il Fondo garantirà operazioni di finanziamento alle Pmi a breve, medio e lungo termine fino ad una copertura massima in garanzia diretta o in controgaranzia di 2,5 milioni di euro. Gli interventi ammessi riguardano gli investimenti dell'impresa, connessi ad un progetto di sviluppo aziendale.
LA REGIONE
Tavoli di ascolto e confronto con le categorie economiche sono quelli che l'assessore Bini intende aprire «per migliorare la situazione, seppure sia già buona» perché «nonostante la maggior parte delle aziende di medie dimensioni siano solide e producano fatturato, ogni giorno devono combattere con il rating per ottenere credito bancario». Secondo Bini «nonostante i tassi d'interesse bassi, a volte la ritrosia del sistema bancario ad erogare il credito rallenta la ripresa economica» dunque «la Regione è molto attenta alle necessità degli imprenditori ed è fondamentale confrontarsi con i fruitori delle misure regionali per proporre strumenti ancora più efficaci, rivolti in particolare alle piccole e medie imprese».
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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