Fotovoltaico, presa la banda Quindici arresti e tredici denunce

Domenica 17 Giugno 2018
IL CASO
LATISANA Traffico di pannelli fotovoltaici dall'Italia al Marocco, sgominata la banda. Dal 6 all'8 giugno, i carabinieri del Norm della Compagnia di Latisana, comandata dal maggiore Filippo Sautto hanno concluso l'operazione, Solis, che ha portato all'arresto - in quest'ultima fase - di 10 persone e alla denuncia in stato di libertà di altri 13, tutti componenti una banda ben organizzata specializzata nel furto di pannelli fotovoltaici, che poi venivano piazzati in Marocco. I militari dell'Arma del Norm, comandato dal luogotenente Fabio Rinaldi, si sono messi subito sulle tracce dei malviventi, dopo il primo colpo messo a segno il 13 febbraio 2017 all'interno del campo fotovoltaico gestito dalla Pvk Srl, a Palazzolo dello Stella, dove sono stati rubati 284 pannelli per un valore di circa 30mila euro.
I COLPI
L'attività di questo gruppo criminale era molto intensa e ben organizzata: in pochissimo tempo, nei soli mesi di febbraio e marzo 2017, erano riusciti a rubare un consistente numero di pannelli fotovoltaici nei campi che si trovano nei comuni di Precenicco, Basiliano e Bagnaria Arsa in provincia di Udine, e di Valvasone e Morsano al Tagliamento nel Pordenonese. Alla fine, il danno patrimoniale che sono riusciti a causare supera il milione di euro. Nel corso dei sopralluoghi, i carabinieri sono riusciti via via a ricostruire i movimenti del gruppo riuscendo a scoprire su quali mezzi si spostava per raggiungere i campi fotovoltaici e fare razzia di pannelli. Così, nella notte tra il 16 e 17 marzo 2017, a Bagnaria Arsa hanno individuato e arrestato 5 cittadini marocchini intenti a caricare sui loro furgoni oltre 800 pannelli appena smontati. In quell'occasione, a finire in manette per il furto, a Bagnaria Arsa, sono stati i cittadini marocchini Hamza Hara di 31 anni, Cherki Faida di 44 anni, Said Driouich di 42 anni, Abdelghani Benhamou di 32 anni e Hassan Farouss di 50 anni. I cinque risultano risiedere anagraficamente nelle province di Milano, Mantova e Napoli, anche se di fatto sono senza fissa dimora. I carabinieri sono riusciti così a recuperare gli 800 pannelli fotovoltaici rubati nella notte e a sequestrare 5 furgoni e 2 auto, che fungevano da apripista per avvisare i corrieri dell'eventuale presenza di posti di controllo.
L'INDAGINE
Nei mesi successivi i militari hanno fatto un meticoloso lavoro di ricostruzione degli spostamenti che gli arrestati hanno fatto con i mezzi sequestrati. Dall'analisi dei navigatori, che riportavano in memoria i tragitti, hanno rintracciato i porti italiani utilizzati per imbarcare la refurtiva. Tutti avevano come destinazione finale il Marocco. La scorsa settimana sono state eseguite anche le misure di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari, anche a carico dei restanti componenti dell'organizzazione criminale. A finire in manette sono stati altri 10 cittadini marocchini. Si tratta di Yassin Addoum di 32, Aghani Abdelaaziz di 44 anni, Maouhoub El Mostafa di 48 anni, Abdelhakim Baghzali di 32 anni, Khalid Ait Ouhbib di 30 anni, Abdellaha Zerrouq di 35 anni, Mohamed Faitout di 25 anni, Abdessalam Lahlali di 26 anni, Mohamed Oursane di 34 anni e Omar Lakdora di 23 anni. Sono stati rintracciati e arrestati mentre si trovavano nei loro covi in provincia di Forlí-Cesena, Savona, Albenga, Modena, Monza-Brianza, Verona, Mantova, Perugia, Salerno, Napoli e Potenza.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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