Elisoccorso notturno da gennaio

Lunedì 20 Novembre 2017
Elisoccorso notturno da gennaio
LE TAPPE
UDINE Se il 2017 si chiuderà con i consueti e tradizionali fuochi d'artificio, il 2018 si aprirà con il primo volo dell'elisoccorso notturno regionale. Prevista inizialmente lo scorso settembre, l'attivazione dell'elisoccorso notturno ha dovuto attendere l'approvazione da parte dello Stato maggiore dell'Aeronautica militare dell'istanza relativa all'autorizzazione all'Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine per la posa dell'elisuperficie temporanea alla base di Campoformido.
Dopo l'approvazione dell'accordo di collaborazione con il Comando del 2. Stormo dell'Aeronautica per lo svolgimento dell'attività di supporto al servizio di emergenza sanitaria a favore dell'Azienda unica udinese, i lavori sul sedime della base di Campoformido per la realizzazione dell'elisuperficie temporanea sono quasi conclusi. «Entro fine mese saranno terminati assicura al Gazzettino l'assessore regionale alla sanità, Maria Sandra Telesca , nei prossimi giorni la sede sarà completata con gli arredi e infine sarà montato l'hangar. Anche i lavori nei comuni e negli ospedali procedono, quindi entro gennaio 2018 siamo pronti per attivare il volo notturno».
L'ITER
Dopo la fine dei lavori scatterà l'iter delle certificazioni da parte di tutti gli enti preposti. «L'eliporto spiega Telesca sarà il primo o tra i primi in Italia ad essere realizzato secondo le nuove disposizioni del regolamento dell'Enac (Ente nazionale aviazione civile). Inoltre ci sarà un passaggio da fare con il Creu, il Comitato regionale per l'emergenza e urgenza: voglio essere sicura che tutto sia validato dagli enti preposti e dai nostri professionisti. Durante il volo deve essere garantita la sicurezza dei pazienti e dell'equipaggio».
Se l'iter procede secondo i tempi stabiliti, a inizio 2018 sarà tutto pronto, ma - precisa l'assessore - l'avvio è naturalmente condizionato dalle certificazioni».
NUOVO ELICOTTERO
A volare sui cieli del Friuli Venezia Giulia sarà il vettore di nuova generazione H145 con l'aggiudicazione dell'appalto per la logistica e l'attivazione del volo a Elifriulia srl, attuale gestore del servizio di elisoccorso regionale, la cui offerta contempla la possibilità di acquisire da parte dell'Azienda unica udinese le eventuali attrezzature essenziali per l'effettuazione del servizio, destinate a un utilizzo durevole nel futuro in altri siti. Il vettore H145 è una versione migliorativa e di classe superiore rispetto al'elicottero che si usa attualmente e dotato di caratteristiche superiori a quelle previste dai documenti di gara, nonché numerose tecnologie come visori notturni e avvicinamenti e navigazione in presenza di visibilità ridotta.
I COSTI
Alta la tecnologie e alti pure i costi. L'attività di volo avrà un costo di 282mila euro al mese, calcolati al lordo del costo del personale e dei costi della sicurezza con operatività H24 di cui due ore di fuori servizio per la manutenzione dell'elicottero e la turnazione del personale. Ogni ora di volo, invece, costerà 1.500 euro Iva esclusa, mentre la logistica per attivare la base Hems comporterà una spesa è di 359.400 euro oltre all'Iva, che saranno corrisposti in 12 rate mensili da 30mila euro più Iva. Nel computo finale rientrano anche 160mila euro più Iva per la fornitura e la posa della piattaforma rimovibile in alluminio, destinata però a rimanere di proprietà dell'Azienda sanitaria per un utilizzo futuro e 500 euro al mese più Iva per la manutenzione ordinaria della base.
LE AREE INTERESSATE
Quanto alla parte organizzativa, invece, saranno 13 i campi sportivi che in Fvg potranno essere adeguati, con l'utilizzo di fondi regionali per 120mila euro, al fine di consentire l'attività dell'elisoccorso notturno. I 13 campi sono quelli che richiedono piccoli adeguamenti. In seguito saranno introdotte ulteriori destinazioni, in funzione delle esigenze riscontrate nello svolgimento dell'attività e aree e costi: stime e valutazioni sono in corso da parte della Direzione centrale Salute e saranno completate entro fine anno, ma «al momento assicura Telesca si può partire con le aree individuate, Udine e Trieste sono a posto e ora farò una verifica su Pordenone, interessata dai lavori per il nuovo ospedale».
Se poi ce ne sarà la necessità, saranno adeguate ulteriori aree indicate dalla Regione.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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