Documento anti-annessione C'è già il sì di venti Comuni

Domenica 15 Luglio 2018
SINDACI
PORDENONE Sono una ventina, finora, i Comuni che hanno approvato l'ordine del giorno a sostegno della Camera di commercio di Pordenone, per dire no all'accorpamento con Udine, e il capoluogo si appresta a farlo nel Consiglio comunale convocato per giovedì 19 luglio, proprio alla vigilia della scadenza indicata dai tre sindaci che hanno invitato i colleghi all'iniziativa: il primo cittadino di Valvasone-Arzene Markus Maurmair, quello di Zoppola Francesca Papais e quello di San Giorgio della Richinvelda Michele Leon. Fra le amministrazioni che hanno già provveduto ci sono appunto quelle di San Giorgio e Valvasone-Arzene, Maniago, San Quirino, Cordovado e Sesto al Reghena, e altre dovrebbero farlo entro la data fissata. Altre tuttavia lo faranno, sia pure qualche giorno dopo: i Consigli comunali devono infatti essere tutti convocati entro la fine di luglio. Soluzione estrema, poi, potrebbe essere - per quei Comuni che avessero già approvato l'assestamento di bilancio e dunque non prevedessero altre sedute di Consiglio prima della pausa estiva - quella di approvare il documento in Giunta. Il contenuto dell'ordine del giorno rispecchia sostanzialmente la strategia dell'ente camerale, e dunque il documento approvato all'unanimità dai partecipanti all'incontro aperto organizzato nell'ex convento di San Francesco. Impegna dunque le amministrazioni comunali e le Giunte a porre in essere ogni utile azione e iniziativa per fare in modo che il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, in attuazione delle norme statutarie, solleciti il Governo, sentita la Commissione paritetica, all'emanazione di un decreto legislativo che attribuisca alla Regione Friuli Venezia Giulia competenza legislativa in materia di organizzazione territoriale delle Camere di commercio. Secondo impegno è poi quello di chiedere alla giunta regionale affinché inviti il ministero per lo Sviluppo economico a disporre la sospensione del procedimento di accorpamento delle Camere di commercio di Udine e Pordenone e la prorogatio degli organi delle due Camere di commercio per un arco temporale massimo di un anno. Infine, la trasmissione dell'ordine del giorno al presidente della Regione e a tutti i sindaci della ex Provincia di Pordenone. Il testo dell'ordine del giorno riprende le tesi sostenute in questi mesi dalla Camera di commercio per opporsi all'accorpamento con l'ente udinese in favore di una Camera unica regionale, la cui costituzione andrebbe comunque decisa dalla Regione una volta ottenuta la relativa competenza.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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