Dalla Regione sei milioni per stabilizzare i precari

Sabato 15 Dicembre 2018
Dalla Regione sei milioni per stabilizzare i precari
RISORSE
TRIESTE Sei milioni di euro per le politiche attive del lavoro. È quanto la Giunta Fedriga mette sul piatto per intercettare e anticipare le dinamiche del mercato del lavoro, venendo concretamente incontro alle esigenze di donne e uomini del Friuli Venezia Giulia. Il punto della situazione è stato fatto ieri a Trieste dal governatore Massimiliano Fedriga, affiancato dall'assessore al Lavoro Alessia Rosolen che hanno elencato gli incentivi mirati «per rafforzare la stabilità e la qualità del lavoro, nuove misure a sostegno di specifici profili lavorativi, freno ai contributi per tutti quegli impieghi che non garantiscono adeguate tutele e retribuzioni ai lavoratori». Quattro le azioni principali: gli incentivi alle stabilizzazioni che permetteranno di convertire i contratti precari in contratti a tempo indeterminato, la valorizzazione dei Centri per l'impiego prevedendo contributi ad hoc per le imprese che si rivolgeranno a queste strutture, l'investimento sul welfare aziendale, favorendo l'assunzione delle donne precarie con figli a carico ed il sostegno alla stabilizzazione di lavoratori con un'anzianità di servizio tra i 12 e i 24 mesi nell'azienda di riferimento. «Gli incentivi alle aziende - hanno proseguito il governatore e l'assessore - devono inoltre essere coerenti con le dinamiche dell'incrocio tra domanda e offerta: concedere fondi pubblici per assunzioni precarie, senza entrare nel merito del monte ore, della stabilità dell'impiego e di altre logiche di carattere economico, significa non comprendere la realtà che ci circonda. Non basta garantire un lavoro generico hanno sottolineato - dobbiamo guardare se quell'occupazione assicura una reale prospettive ai beneficiari». Inoltre «proprio per raggiungere questi obiettivi - hanno aggiunto Fedriga e Rosolen - abbiamo deciso di raddoppiare i contributi, che ora partono da 7mila euro per la riconversione del contratto di lavoro da precario a tempo indeterminato e che possono essere ritoccati per categorie particolarmente esposte: nel caso di stabilizzazione di una donna con figlio di età non superiore ai 5 anni, si arriva infatti a bonus ulteriori che oscillano tra i 3mila e i 5mila euro». Agevolazioni sono inoltre previste per le imprese che mettono a disposizione nidi aziendali o convenzionati, flessibilità di orario e banca delle ore. Inoltre, il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia a recepire la direttiva Ue per la lotta alla disoccupazione di lunga durata, partita sulla quale sono previsti incentivi tra i 2mila e i 3mila euro, con specifiche azioni anche a favore degli over 60. Rosolen puntualizza: «Le modifiche al regolamento delle politiche attive del lavoro sono state accolte positivamente sia dai sindacati che dalle parti datoriali». Un dato su tutti: nel terzo trimestre dell'anno si registrano oltre 523mila occupati. «Per noi conclude Rosolen il lavoro deve essere stabile, strutturato e solido». Fedriga, dal canto suo, ha parlato di «riordino strutturale e potenziamento delle misure in atto: negli ultimi anni il punto critico è stato nei consumi interni. Noi diamo prospettive di stabilità». Gli incentivi per il tempo determinato salgono dal contributo massimo di 2mila euro a 5mila euro, per il tempo indeterminato da 7.500 a 13mila (in caso di mamma assunta fino a 19mila) e per la stabilizzazione da 4.500 a 10mila euro.
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci