Così 40 anni fa la neve seppellì anche i sogni dei due militari

Lunedì 16 Aprile 2018
LA COMMEMORAZIONE
PONTEBBA Quell'inverno era stato particolarmente nevoso e anche quel 13 aprile 1978 le condizioni meteo non erano delle migliori. Come previsto dal servizio, però, quattro giovani finanzieri dipendenti dell'allora V Legione della Guardia di finanza di Udine, uscirono dalla caserma Monte Cavallo (ora Appuntati Marta e Laritti) per raggiungere il valico. Nonostante gli ottimi rapporti con la vicina Austria c'era il confine da pattugliare. Quella mattina la vigilanza alpestre era stata assegnata a Secondo Fontana, Valter Gollino, Cesare Marinelli e Franco Pecci. Fuori, la tempesta di neve. La strada per il Pramollo era chiusa ma i militari, sci ai piedi, giunsero quasi fino in cima. Improvvisamente, a circa due chilometri dal confine, il manto bianco cominciò a cedere sotto i loro piedi. Dal monte Auernig si era appena staccata una slavina: nessuno riuscì a mettersi al riparo e tutti furono travolti. Per Valter Gollino, 23 anni di Pioverno di Venzone e Cesare Marinelli, 22enne di Turi (Bari) non ci fu nulla da fare. I disperati tentativi di strapparli alla morte furono inutili: mentre Fontana e Pecci riuscirono a sopravvivere, Gollino e Marinelli furono estratti privi di vita. Fu una tragedia che non colpì solo i colleghi, ma che destò grande dolore anche a Pontebba dove, alcuni anni dopo, si rese omaggio alle due vittime del dovere intitolando a loro la caserma Friuli di via Mazzini. A Pioverno è stata dedicata una piazzetta a Gollino, mentre Turi ha intitolato una via a Marinelli. Nei giorni scorsi, a quarant'anni da quella tragedia, Pontebba e il Comando Provinciale delle Fiamme gialle hanno organizzato una cerimonia di commemorazione, durante la quale è stata deposta una corona presso il piccolo monument nel punto in cui furono travolti.
T.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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