Consulenze fantasma, sei denunce

Venerdì 20 Aprile 2018
Consulenze fantasma, sei denunce
IL CASO
UDINE Corsi di aggiornamento inesistenti per quasi 400 ignare aziende agricole e sei persone finiscono nei guai. Il meccanismo era ben congegnato e poteva passare inosservato. Consisteva nell'addebitare alle realtà agricole l'assistenza prestata loro in campo amministrativo, per corsi e per consulenze inesistenti, chiedendo poi il rimborso alla Regione Friuli Venezia Giulia. Lo scenario risale al 2006. Allora la Regione Fvg istituì il Sissar cioè il Sistema integrato dei servizi di sviluppo agricolo e rurale, per finanziare le attività di aggiornamento tecnico, informazione e consulenza specialistica svolte a favore delle imprese agricole, da parte di soggetti qualificati.
L'INCHIESTA
Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle friulane hanno ricostruito un'ingente frode che era stata orchestrata, sin dal 2011, da tre persone ora indagate, tutti dottori agronomi professionisti. Fiutato l'affare, queste ultime avevano costituito nuove società, poi finite nel mirino della Gdf, per fornire servizi e consulenze alle imprese agricole già loro clienti. Sono state ascoltate di 140 persone tra tecnici, dottori agronomi e periti agrari, e i fruitori dei servizi inseriti nei progetti Sissar; sono stati eseguiti 111 controlli nelle aziende agricole. Gli esami dei supporti informatici acquisiti durante le perquisizioni nelle sedi delle società indagate, fatti da militari appositamente formati del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Udine, hanno scoperto che 399 imprese agricole erano state reiteratamente inserite nei vari progetti Sissar, per un totale di 652 posizioni, fruitrici di ben 781 servizi di aggiornamento professionale, informazione e consulenze specialistiche inesistenti; per 771 dei servizi, quindi nel 99% dei casi, sono emerse irregolarità, tra cui la falsificazione di registri e firme. Sono state denunciate alla Procura di Udine sei persone; sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso.
IL SEQUESTRO
Il gip del Tribunale di Udine, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, ha disposto il sequestro preventivo, anche nella forma per equivalente, a carico delle persone fisiche e giuridiche indagate; il sequestro eseguito ha un valore complessivo pari a 350mila euro e riguarda conti correnti e rapporti finanziari, un immobile residenziale a Lignano, un immobile adibito a uffici a Pasian di Prato e quattro terreni a Udine. Del fatto sono state informate la Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per il Friuli Venezia Giulia, responsabile per il recupero del danno erariale e la Regione Fvg che, in attesa di recuperare le somme indebitamente concesse, nel frattempo ha sospeso l'erogazione di ulteriori 88.227 euro già chiesti dal gruppo smantellato dalla Gdf. Grazie alle indagini delle Fiamme Gialle, la Regione non finanzia più questa linea contributiva. L'articolato servizio conferma il ruolo del Corpo a presidio degli interessi economico-finanziari dell'Unione Europea, dello Stato e degli Enti locali, a salvaguardia della libera e leale concorrenza, e del corretto impiego delle risorse pubbliche disponibili per l'uguaglianza sociale e il miglioramento della crescita.
Paola Treppo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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