Con Mudimbi il rap sbarca al Mittelfest

Mercoledì 23 Maggio 2018
IL CONCERTO
Giovane, italiano di una generazione precaria con origini congolesi, aperto alle contaminazioni. E cantante rap.
Michel Mudimbi, 31 anni nato a San Benedetto del Tronto, farà debuttare l'hip hop al Mittelfest di Cividale, dove si esibirà il 15 luglio nell'ambito del suo tour estivo dove sarà affiancato da Lino Emiliani (aka Dj Giovan8) alla console, Alessandro Bavo alle tastiere e ai synth, Federico Bruni alla batteria, per proporre le canzoni del suo primo album Michel, tra musica elettronica e groove hip hop, in uno dei live che si preannuncia tra i più energici e divertenti della scena italiana.
CANZONI ACCATTIVANTI
Mudimbi si è appassionato alla musica a 14 anni ascoltando un disco di Eminem. All'ultimo Festival di Sanremo, dove ha partecipato nella sezione Nuove proposte con il brano Il mago, ha conquistato il terzo posto in classifica e vinto il Premio Assomusica per la miglior performance. Ironico, provocatore, la prima notorietà è arrivata con Supercalifrigida, una canzone poi ripresa da diversi siti specializzati e finita su Radio Deejay. Ironia, autoironia di chi pur italiano viene scambiato per straniero, arie pop orecchiabili, come nel brano Amemì, lo fanno apprezzare sia dai grandi, per i testi delle canzoni, che dai bambini.
PRIMA DEL SUCCESSO
Da bambino a San Benedetto del Tronto era l'unico bimbo mulatto, ma sin da subito si è nutrito di cultura italiana, tanto da aver confessato in un'intervista di sentirsi a volte «Celentano in Bingo Bongo. Sento di ritrovarmi in un ruolo che non è il mio. E questa cosa mi fa sorridere».
Mudimbi ha lavorato come elettricista nei cantieri, come tipografo, poi come commesso nei supermercati e infine come meccanico in un'officina, impiego che ha lasciato a trent'anni per provare a intraprendere la carriera artistica, convinto che prima di invecchiare era giusto provare a inseguire i suoi sogni.
PERCHÈ A CIVIDALE
In un cartellone che il nuovo direttore artistico del Mittelfest, il regista bosniaco Haris Paovic, ha voluto dedicare ai millennials, i giovani nati tra gli anni Ottanta e il 2000, la scelta di ospitare Mudimbi è una provocatoria azione di svecchiamento dell'immagine della rassegna e un'apertura al pubblico che, se non altro per ragioni anagrafiche, ha in mano il futuro della società in cui viviamo.
Loma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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