Coldiretti ai magistrati: «Ora servono tempi rapidi»

Sabato 18 Agosto 2018
Sui falsi Dop di San Daniele la Coldiretti chiede ai magistrati pordenonesi di fare chiarezza in tempi rapidi per garantire la qualità di uno dei prodotti simbolo del Made in Italy e con un fatturato di oltre 800 milioni di euro. «Grazie a 3.927 allevatori, 116 macelli, 550 addetti e 31 stabilimenti produttivi - sottolinea la Coldiretti in una nota - il prosciutto San Daniele rappresenta il 22,5% della produzione annua di prosciutti Dop italiani e il 13,7% della produzione di prosciutto crudo in Italia». Ricorda che ogni anno circa tre milioni di cosce di suino sono lavorate secondo un rigido disciplinare di produzione volto a tutelare la qualità e le caratteristiche organolettiche di un prodotto che vale 65 milioni di euro di esportazioni in particolare in Francia, Germania, Usa, Belgio e Australia. Esportazioni che rappresentano il 70% del suo mercato internazionale. «È necessario - conclude la Coldiretti - evitare che qualsiasi ombra si allunghi sulle produzioni italiane di qualità che all'estero valgono oltre 41 miliardi di euro di esportazioni e che devono già affrontare l'assedio di oltre 100 miliardi di falsi in tutto il mondo, aumentati del 70% nel corso dell'ultimo decennio per effetto della pirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale».
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