Borgo Stazione, più agenti e controlli

Mercoledì 20 Giugno 2018
SICUREZZA
UDINE Il Regolamento comunale della Polizia locale va cambiato: troppo permissivo. Nell'attesa di poterci mettere mano, però, il sindaco promette una stretta sulla sicurezza già nell'immediato, in particolare nella zona di Borgo Stazione, in collaborazione con le forze dell'ordine.
PRIME MISURE
Arriveranno quindi maggiori controlli (anche negli appartamenti) e l'attivazione di una stazione mobile dei vigili in via Roma o in piazzale d'Annunzio. Ieri, infatti, si è riunito il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, al quale il primo cittadino ha portato la sua preoccupazione per la situazione della zona limitrofa alla stazione ferroviaria. «Dobbiamo cambiare il regolamento comunale della Polizia municipale (modificato già nel 2016, ndr) perché è troppo debole: il giudizio è degli stessi operatori della forze dell'ordine. È eccessivamente buonista e troppe volte impedisce di poter sanzionare chi non si comporta correttamente ha spiegato il sindaco dopo l'incontro -. Questo, però, è un provvedimento a medio termine. Nell'immediato, il Prefetto mi ha detto che ci sarà una maggior presenza sul territorio da parte delle forze dell'ordine, in particolare su via Roma e le zone limitrofe, perché dobbiamo debellare la piaga dello spaccio, che è stata confermata anche da loro. I protagonisti di questo commercio sono soprattutto persone che hanno perso i requisiti per lo status di profugo o richiedente asilo, ma continuano a rimanere sul territorio cittadino: si tratta di circa una ventina di persone. Bisogna mantenere la guardia alta».
IL PREFETTO
«Il risultato dell'incontro ha detto il Prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto -, è la decisione di attivare un tavolo tecnico tra Comune, Prefettura e Questura che porti poi a sottoscrivere un vero e proprio Patto per la sicurezza per la città. Siamo stati tutti concordi nel ritenere che il regolamento di Polizia urbana non è adeguato alla situazione che sta vivendo Udine e va modificato. La questione dei richiedenti asilo? Sappiamo che ce ne sono diversi che sono stati allontanati dai poli di accoglienza perché hanno commesso reati. Ma restano qui, li conosciamo. Le forze dell'ordine hanno le mani legate quando commettono un reato, perché fino a che non si cambia la legge non possono essere perseguiti, in quanto godono di protezione internazionale. Questo è un problema che crea disagio al cittadino e alle forze dell'ordine che lavorano ogni giorno a tutela della sicurezza di tutti».
NON SOLO DROGA
Nel corso dell'incontro, si è affrontato anche il problema della prostituzione: «Anche qui, c'è bisogno di regolamenti comunali più restrittivi e incisivi ha detto Fontanini -, che penalizzino i clienti, più che le prostitute».
Sul tema della sicurezza, però, il sindaco non vuole lasciare che passi troppo tempo: «Da parte del Comune, chiederò la presenza di una stazione mobile in via Roma o in piazzale D'Annunzio ha fatto sapere -, con la presenza dei vigili durante la giornata. In collaborazione con le forze dell'ordine, faremo controlli anche negli appartamenti per verificare i contratti e se il numero di occupanti è quello previsto».
«Borgo Stazione è un'area la cui realtà si percepisce e si vede solo in parte ha spiegato il Prefetto -. C'è tutto un mondo di attività illecite sommerse che sono legate agli affitti non regolati, a sub-affitti, alla circolazione di persone che operano oltre i confini della legge. Su questa zona della città va fatto un lavoro di bonifica importante: controllare le licenze degli esercizi pubblici e far rispettare gli orari di apertura; vanno controllati i clienti, verificati i contratti di locazione, identificate le persone che vivono negli alloggi».
ESERCITO? PER ORA NO
Non si è parlato, per ora, di far intervenire l'esercito, strumento che lo stesso sindaco aveva ventilato come ipotesi: «Per ora si va così, sperando di contenere la cosa ha commentato Fontanini -; io sono ancora preoccupato e non sono uscito soddisfatto: ho ricevuto qualche rassicurazione, ma ritengo che ci sia ancora una situazione d'emergenza».
MIGRANTI AL LAVORO
Intanto, ieri sono iniziati i cantieri di lavoro con i richiedenti asilo in piazza Primo maggio, coordinati dall'associazione Nuovi Cittadini: una quindicina di persone che stanno pulendo l'area, gratuitamente. «Queste sono iniziative che vanno bene ha concluso il sindaco -. L'importante è che si aumenti il numero: in città ci sono tanti lavori da fare e i richiedenti asilo sono 500, almeno la metà dovrebbero essere coinvolti».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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