IL SOCCORSO
LIGNANO Un'ora in mare, in balìa delle onde, mentre la barca andava a fuoco. I due 33enni Marco Corvino e Luca Fadini, due amici di Lignano, ieri hanno rischiato la vita. Una volta tratti in salvo, intirizziti dal freddo, sono stati trasportati all'ospedale di Latisana perchè erano in stato di ipotermia.
L'indicente è successo poco dopo le 15.30. Corvino aveva il compito di trasferire una imbarcazione - un entrobordo di 10 metri - dalla vecchia darsena di Sabbiadoro al porto turistico di Marina Uno. Aveva invitato anche l'amico Fadini. Verso le 15 sono partiti dal porto di Sabbiadoro. Una volta giunti in prossimità della foce del Tagliamento, ormai a breve distanza da Marina Uno, per cause in corso di accertamento, a bordo c'è stato uno scoppio e l'imbarcazione è stata avvolta dalle fiamme. I due amici sono riusciti a dare l'allarme alla Capitaneria di Porto, poi hanno indossato il giubbotto salvagente e si sono tuffati in mare.
Dalla barca si è alzata una lunga colonna di fumo nero che inizialmente ha impedito ai soccorritori di avvistare i due naufraghi. Sul posto, oltre agli uomini della Capitaneria di Porto di Lignano, sono arrivati i colleghi di Grado, i Vigili del fuoco del distaccamento di Lignano e l'elicottero Drago 59 del Reparto volo di Venezia. È grazie all'elicottero dei pompieri che è stato possibile localizzare i due amici, trascinati al largo dalle correnti. Quando l'imbarcazione è andata a fuoco, si trovavano a circa un miglio e mezzo dalla costa.
A Lignano è atterrato anche l'elisoccorso Fvg, ma le condizioni di Corvino e Fadini erano buone. Sono stati portati al pronto soccorso di Latisana in ambulanza, fatta arrivare a Lignano mentre le operazioni di salvataggio in mare erano ancora in corso. Raggiunto telefonicamente verso le 18.30 il padre di Luca Fadini, che assieme alla moglie era in ospedale per avere notizie del figlio, si è appreso che i due amici erano ancora in ipotermia e piuttosto scossi. I medici stavano valutando se trattenerli in osservazione.
Enea Fabris
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA LIGNANO Un'ora in mare, in balìa delle onde, mentre la barca andava a fuoco. I due 33enni Marco Corvino e Luca Fadini, due amici di Lignano, ieri hanno rischiato la vita. Una volta tratti in salvo, intirizziti dal freddo, sono stati trasportati all'ospedale di Latisana perchè erano in stato di ipotermia.
L'indicente è successo poco dopo le 15.30. Corvino aveva il compito di trasferire una imbarcazione - un entrobordo di 10 metri - dalla vecchia darsena di Sabbiadoro al porto turistico di Marina Uno. Aveva invitato anche l'amico Fadini. Verso le 15 sono partiti dal porto di Sabbiadoro. Una volta giunti in prossimità della foce del Tagliamento, ormai a breve distanza da Marina Uno, per cause in corso di accertamento, a bordo c'è stato uno scoppio e l'imbarcazione è stata avvolta dalle fiamme. I due amici sono riusciti a dare l'allarme alla Capitaneria di Porto, poi hanno indossato il giubbotto salvagente e si sono tuffati in mare.
Dalla barca si è alzata una lunga colonna di fumo nero che inizialmente ha impedito ai soccorritori di avvistare i due naufraghi. Sul posto, oltre agli uomini della Capitaneria di Porto di Lignano, sono arrivati i colleghi di Grado, i Vigili del fuoco del distaccamento di Lignano e l'elicottero Drago 59 del Reparto volo di Venezia. È grazie all'elicottero dei pompieri che è stato possibile localizzare i due amici, trascinati al largo dalle correnti. Quando l'imbarcazione è andata a fuoco, si trovavano a circa un miglio e mezzo dalla costa.
A Lignano è atterrato anche l'elisoccorso Fvg, ma le condizioni di Corvino e Fadini erano buone. Sono stati portati al pronto soccorso di Latisana in ambulanza, fatta arrivare a Lignano mentre le operazioni di salvataggio in mare erano ancora in corso. Raggiunto telefonicamente verso le 18.30 il padre di Luca Fadini, che assieme alla moglie era in ospedale per avere notizie del figlio, si è appreso che i due amici erano ancora in ipotermia e piuttosto scossi. I medici stavano valutando se trattenerli in osservazione.
Enea Fabris
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