Al setaccio le immagini delle telecamere

Martedì 19 Febbraio 2019
(e.m.) Un lavoro pulito, apparentemente senza sbavature, nei due colpi messi a segno l'altra notte tra San Vito al Tagliamento e Premariacco (Ud). E il modo di operare ha anche molti punti in comune con un altro assalto, quello andato in scena solo qualche settimana fa al Postamat di Morsano al Tagliamento. In quel caso la porta dell'ufficio postale era stata distrutta - sfondata usando come ariete una Fiat Panda - e il bancomat danneggiato dall'esplosivo. Sul caso che ha interessato la Civibank di viale del Mattino, i carabinieri del Norm di Pordenone non stanno tralasciando alcuna pista e hanno subito raccolto i video del sistema di videosorveglianza che nella zona presenta numerose telecamere. Si spera che dalle immagini trapelino particolari utili. Sembra comunque che la banda di malviventi sia composta da professionisti che si muovono velocemente e riescono a colpire anche in più luoghi nella stessa notte. Il tutto in modo freddo e calcolato. Anche la scelta di colpire domenica notte, e cioè quando il bancomat è meno fornito di denaro, può essere considerata una mossa calcolata, perchè nel fine settimana si dà meno nell'occhio. Gli investigatori seguono anche la pista dell'esplosivo: non più acetilene ma marmotte, come vengono chiamate in gergo le piccole, ma micidiali bombe che hanno dimostrato la loro efficacia a danno di vari sportelli bancomat della regione. Si tratta di congegni esplosivi artigianali che vengono infilati negli sportelli bancomat e fatti esplodere. Una tecnica sempre più in uso negli assalti ai bancomat, che tendono a sovrapporsi e in parte a sostituire le rapine in banca, cagionando non poco panico nella popolazione soprattutto per le esplosioni spropositate che, a volte, provocano danni seri, anche alle infrastrutture.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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