IL CASO
FORGARIA Urla e minacce nei confronti di una giovane coppia, documentate con un video girato con il telefonino, sono finite in Procura a Udine. Ciò che è successo lunedì pomeriggio a San Rocco, piccola frazione di Forgaria, è stato invece al centro del processo per direttissima celebrato ieri a Pordenone, Tribunale competente per il territorio comunale di Forgaria. Michele Barazzutti, classe 1974, è stato arrestato per resistenza, preceduta da una minaccia aggravata dall'uso di un bastone nei confronti dei vicini. Quando sono intervenuti i Carabinieri, l'uomo li ha affrontati con il coltello a serramanico che aveva in tasca. Una situazione di pericolo che le vittime non avevano avvertito fino in fondo, perchè non si erano accorte del coltello. «Se verrà scarcerato - si sono chieste mentre attendevano che il giudice convalidasse l'arresto - chi ci tutela? Come potremo vivere serenamente?». A Barazzutti il giudice Piera Binotto ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Tornerà in aula il 3 novembre, per l'avvocato Valentina Ronco ha chiesto termine a difesa per valutare un rito alternativo.
La questione è delicata e il timore degli abitanti di San Rocco è che possa aggravarsi. Un paio di anni fa, quando la giovane coppia acquistò casa, si ritrovò con le serrature sigillate con l'Attack. Sembrava fosse finita lì. Il 17 settembre scorso, alle sei del mattino, inaspettatamente Barazzutti è entrato nella proprietà della coppia minacciandola con un coltello. Dopo una querela seguita da una controquerela, ecco la vicenda di lunedì scorso. Lo stesso giorno, prima che il 43enne minacciasse i vicini con il bastone e fosse arrestato, c'è stato un altro episodio inquietante. Alle 6 del mattino, mentre accendeva il fornello per il caffè, la coppia di San Rocco scopre che non c'è gas. Qualcuno aveva tagliato il tubo, portato la bombola del gas nella stalla e appiccato il fuoco. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di San Daniele e i Carabinieri, che dovranno sviluppare le indagini. Per ora l'autore di quello che poteva trasformarsi in un incendio disastroso, non è stato ancora individuato.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FORGARIA Urla e minacce nei confronti di una giovane coppia, documentate con un video girato con il telefonino, sono finite in Procura a Udine. Ciò che è successo lunedì pomeriggio a San Rocco, piccola frazione di Forgaria, è stato invece al centro del processo per direttissima celebrato ieri a Pordenone, Tribunale competente per il territorio comunale di Forgaria. Michele Barazzutti, classe 1974, è stato arrestato per resistenza, preceduta da una minaccia aggravata dall'uso di un bastone nei confronti dei vicini. Quando sono intervenuti i Carabinieri, l'uomo li ha affrontati con il coltello a serramanico che aveva in tasca. Una situazione di pericolo che le vittime non avevano avvertito fino in fondo, perchè non si erano accorte del coltello. «Se verrà scarcerato - si sono chieste mentre attendevano che il giudice convalidasse l'arresto - chi ci tutela? Come potremo vivere serenamente?». A Barazzutti il giudice Piera Binotto ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Tornerà in aula il 3 novembre, per l'avvocato Valentina Ronco ha chiesto termine a difesa per valutare un rito alternativo.
La questione è delicata e il timore degli abitanti di San Rocco è che possa aggravarsi. Un paio di anni fa, quando la giovane coppia acquistò casa, si ritrovò con le serrature sigillate con l'Attack. Sembrava fosse finita lì. Il 17 settembre scorso, alle sei del mattino, inaspettatamente Barazzutti è entrato nella proprietà della coppia minacciandola con un coltello. Dopo una querela seguita da una controquerela, ecco la vicenda di lunedì scorso. Lo stesso giorno, prima che il 43enne minacciasse i vicini con il bastone e fosse arrestato, c'è stato un altro episodio inquietante. Alle 6 del mattino, mentre accendeva il fornello per il caffè, la coppia di San Rocco scopre che non c'è gas. Qualcuno aveva tagliato il tubo, portato la bombola del gas nella stalla e appiccato il fuoco. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di San Daniele e i Carabinieri, che dovranno sviluppare le indagini. Per ora l'autore di quello che poteva trasformarsi in un incendio disastroso, non è stato ancora individuato.
C.A.
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