Zorzi avverte il Pd «Basta polemiche su giornali e tv»

Sabato 23 Giugno 2018
LA DISCUSSIONE
TREVISO Il segretario provinciale del Pd Giovanni Zorzi ha aspettato la riunione della direzione provinciale per fare le giuste considerazioni su quanto è accaduto dopo la sconfitta alle comunali di Treviso. Ha assistito al deciso scambio tra l'ex vicesindaco Roberto Grigoletto e Giovanni Manildo, cosa che non gli è piaciuta per niente. E ieri sera, seppur senza mai nominare i due grandi protagonisti, ha parlato chiaro: «Questa riunione è a parte chiuse e gli organi dove discutere sono proprio questi, non i giornali». Messaggio chiarissimo, che segna anche una linea da seguire nel prossimo futuro.
L'ANALISI
Poi ha analizzato quanto accaduto quindici giorni fa: «Dobbiamo uscire dalla logica della paura e della subalternità. La sconfitta di Treviso brucia molto, soprattutto perché pesantemente condizionata da un vento di destra che soffia pericoloso in tutto il paese e che a Treviso ha travolto con slogan e propaganda il tanto di buono fatto da Manildo e dalla sua amministrazione con impegno e passione in questi cinque anni, come d'altronde dimostrano i buoni risultati personali ottenuti nella lista Pd dai due assessori uscenti Grigoletto e Manfio». Zorzi ha quindi invitato tutti a non piangersi addosso, ma a ripartire con più forza di prima e superando quelle divisioni politiche che tanto danno fanno all'immagine: «Ci teniamo stretti quei progetti civici che si sono dimostrati in grado di portare avanti con coerenza e credibilità la buona politica per i cittadini, come a S. Biagio dove ha stravinto l'uscente Alberto Cappelletto», ha ricordato. Ma ci sono anche altre note positive: «Dobbiamo avere ora il coraggio di combinare l'esperienza con le energie nuove. È necessario metterci nelle condizioni di dare pieno sostegno a quei giovani che sono emersi con forza in queste elezioni: Stefano Pelloni a Treviso e Martina Cancian a S. Biagio, i più votati nelle rispettive liste, e Davide Daniel, candidato sindaco di Nervesa, sono espressione di un impegno politico da cui prendere esempio per lanciare nei nostri territori una vera e propria fase ricostituente del partito». Quanto accaduto a livello locale non può però distogliere l'attenzione su quanto sta avvenendo sul palcoscenico nazionale. E Zorzi annuncia che il Pd si sta muovendo: «Saremo in piazza a fine giugno con una mobilitazione che deve trasmettere un messaggio semplice e chiaro: il Pd c'è ed è pronto a ripartire, unito e consapevole del suo compito, quello di liberare i cittadini dalla propaganda di Salvini e di costruire con loro una nuova proposta, seria e credibile».
P. Cal.
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