Vuole lavorare fino a 70 anni: vince la causa

Martedì 20 Marzo 2018
IL SUCCESSO
TREVISO Potrà insegnare fino a 70 anni. Quanto le basta per riuscire a maturare la pensione minima a fronte di vent'anni di contributi. Due anni fa Maria Teresa Perugini, professoressa di inglese delle scuole medie, precaria, era stata depennata da tutte le graduatorie. Per il ministero dell'Istruzione non poteva più insegnare dopo aver compiuto 67 anni. Lei, però, non aveva ancora maturato il diritto alla pensione minima. L'incubo di ritrovarsi a casa, senza un lavoro, senza stipendio e senza nemmeno la pensione è svanito solo nelle settimane scorse. La Corte d'Appello di Venezia ha infatti accolto il ricorso che l'insegnante aveva presentato, attraverso la Gilda, obbligando il Miur ad accogliere la sua richiesta di poter continuare a insegnare fino a 70 anni.
NESSUN DIALOGO
Prima di rivolgersi al tribunale, la docente aveva tentato di avviare un dialogo con il ministero dell'Istruzione. Dopo aver visto il suo nome sparire da tutte le graduatorie, sia da quelle a esaurimento che da quelle d'istituto, si è rivolta alla Gilda degli insegnanti di Treviso. Con il sindacato aveva inoltrato al Miur la richiesta di poter insegnare per altri tre anni. Cioè fino al compimento dei 70, come la legge consente agli insegnanti a tempo indeterminato. Ma il ministero aveva risposto picche. Da qui la decisione di rivolgersi al tribunale del lavoro di Treviso, che però aveva rigettato il ricorso. Nelle settimane scorse, però, la Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado.
EQUIPARATI
Si tratta di un precedente importante che di fatto mette sullo stesso piano insegnanti di ruolo e precari. La sentenza parla chiaro: «Anche un lavoratore con contratto a tempo determinato ha diritto a lavorare oltre i 67 anni di età, e fino ai 70, se ciò è necessario per raggiungere il requisito minimo dei vent'anni di contributi previdenziali, in analogia a quanto già la legge riconosce ai lavoratori a tempo indeterminato». Così ora la professoressa, alla fine di un lungo iter processuale, potrà rientrare a scuola per insegnare. Sempre come precaria, ma con la possibilità di ottenere supplenze fino alla fine di quest'anno scolastico e un incarico annuale per l'anno prossimo.
IL PARADOSSO
«La vicenda ha dei risvolti paradossali se consideriamo come la legge Fornero, innalzando i requisiti minimi pensionistici, abbia incontrato la disapprovazione, per non parlare di disperazione, di gran parte dei lavoratori sottolinea Michela Gallina, coordinatrice della Gilda degli insegnanti al contempo, indipendentemente dalla Fornero, chi vorrebbe poter lavorare oltre i limiti di età si trova ostacolato. A questo punto conclude si renderebbe necessaria una seria riflessione sull'opportunità di rendere flessibile l'età pensionabile».
M. F.
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