«Vogliono farmi fuori perchè sono scomodo»

Venerdì 16 Giugno 2017
«Vogliono farmi fuori perchè sono scomodo»
SUSEGANA - (ff) Lo slogan per tutti è Noi stiamo con Breda: gli operai di Electrolux si stringono attorno allo storico delegato, mentre il Partito comunista dei lavoratori azzarda Se toccano Augustin toccano tutti, chiamando alla mobilitazione generale.
«È chiaro che si tratta di un tentativo di licenziamento politico, che solo la reazione delle lavoratrici e dei lavoratori potrà e dovrà scongiurare».
E Breda? All'indomani del licenziamento, dopo la sospensione, l'esponente della Fiom, da 29 anni nella fabbrica di Susegana, non si arrende. «Intendono interrompere il rapporto di lavoro, ovviamente dice - ma per ora resto sospeso in attesa di completare l'iter di un accordo interconfederale del 1966. In soldoni avere il nulla osta dalle organizzazioni sindacali dopo un incontro a breve, poichè sono rappresentante di sindacato. E' solo procedura».
La sua autodifesa non ha convinto dunque?
«Io confermo che rispetto alle contestazioni ho risposto puntualmente, giustificando e contestando quanto rilevato dal detective, che ha palesato molte lacune, errori grossolani, a cominciare dai luoghi dove svolgevo attività di assistenza, e il tipo diverso di assistenza, a favore di mia zia 96enne, sola al mondo».
Quindi ci sarebbe un intento persecutorio nei suoi confronti?
«E' pacifico. Si vogliono liberare di un delegato scomodo con modalità illegittime come l'utilizzo del detective, e non un soggetto terzo di controllo eventuale. La vera ragione è escludermi dalle imminenti elezioni delle Rsu, avviando ora la procedura. Male che gli vada per tre anni sarei fuori, anche dalla partita dell'indice Ocra sulle condizioni del lavoro di cui ero il tecnico delegato».
Che significa in particolare?
«Che il problema dei ritmi e delle prestazioni orarie l'abbiamo sollevato noi, all'azienda si sono preoccupati e ora hanno inviato tempestivamente una lettera in cui avvisano che stanno controllando le postazioni e condizioni di lavoro. Negli ultimi quattro anni non si era mai verificato. Un minuto dopo la mia uscita hanno inviato la lettera, i tempi hanno la loro importanza».
Come finirà?
«Mi auguro che l'azienda ci ripensi altrimenti faremo tutte le azioni del caso. Io sono convinto dell'onestà del mio comportamento».

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