Vive accampato nel parcheggio, ma rifiuta il dormitorio

Giovedì 24 Maggio 2018
IL CASO
TREVISO Accampato da un mese sotto l'antenna telefonica tra la recinzione del comando della Polizia locale e il parcheggio. Insieme a una connazionale, senza casa e senza lavoro come lui. Scena che non è passata inosservata non solo alle forze dell'ordine, ma anche ai tanti che quotidianamente lasciano l'auto in quella zona. Oltre, naturalmente, ai vicini, i vigili urbani. Situazione inaccettabile, dice il consigliere comunale di Forza Italia Davide Acampora, che ieri è andato a parlare con l'uomo che sotto la tettoia dell'impianto mangia e dorme. Coperte appoggiate alla rete, per terra le borse con le loro cose e un fornelletto da campeggio su cui si stanno scaldando funghi e fettine di wurstel. Marcel Rado, 50 anni, racconta di aver lavorato fino a un paio di mesi fa in Ungheria: «Ma non sono stato pagato aggiunge soldi non ne ho e un posto dove andare, senza soldi, non si trova». Parla un discreto italiano, è qui dal 2000. «Vede quel palazzo? - chiede indicando l'altro lato della strada L'ho costruito io». Ci ha lavorato da muratore e carpentiere, quando lavoro ce n'era.
MOMENTO DIFFICILE
«Ora non trovo niente, solo lavoretti da 2-3 ore. Non mi aiuta nessuno, che posso fare? Posti letto alla Caritas o in via Pasubio non ce n'erano. Qualcuno mi porta qualcosa da mangiare e sto qui». Nell'aria c'è cattivo odore mancano i servizi igienici. «Ma riesco a farmi la doccia lì a Borgo Cavalli», spiega. «Sono andato in un'agenzia a cercare lavoro, mi hanno fatto fare un corso di due mesi da badante, ma non sono riuscito a trovare un impiego». Ha ricevuto anche la visita di poliziotti e carabinieri: «Sono bravi», ammette . Il vicesindaco Roberto Grigoletto però precisa: «I servizi sociali conoscono il caso e le cose non stanno proprio come le raccontano. A quella persona è stato offerto un letto in via Pasubio ma l'ha rifiutato e quando viene convocato per discutere del suo caso non si presenta». «È una situazione inaccettabile attacca Acampora Treviso sembra ormai il sobborgo di una metropoli: prima i profughi accampati all'Appiani, adesso questo signore rimasto per strada. C'è un problema da risolvere a monte, faccio appello all'assessore ai Servizi sociali perchè si faccia carico di queste persone e le aiuti. Anche perchè è in gioco lo stato di pulizia della zona. Qui c'è un odore indescrivibile, non ci sono servizi igienici, bisogna risolvere situazione prima che venga il caldo e la cosa degeneri».
Lina Paronetto
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