VIA LIBERA
TREVISO Via Manin, incubo finito: da questa mattina si riapre al traffico.

Mercoledì 12 Dicembre 2018
VIA LIBERA TREVISO Via Manin, incubo finito: da questa mattina si riapre al traffico.
VIA LIBERA
TREVISO Via Manin, incubo finito: da questa mattina si riapre al traffico. Ma l'assessore Zampese corregge. «Per i frontisti abbiamo rispettato la scadenza, consentendo il transito dal 7 dicembre. Per la città si circola da oggi». Ieri tuttavia la transenna con il divieto d'accesso era ancora parcheggiata in mezzo alla strada. «Ma i residenti erano a conoscenza della possibilità di spostarla e passare. La transenna è una precauzione per fare in modo che la posa del porfido si stabilizzi alla perfezione». Insomma si gioca sul filo di lana. Le promesse, ai frontisti ma anche ai negozianti stremati da due mesi di chiusura erano stati per inizio mese. «Avevamo detto prima dell'8 dicembre e abbiamo rispettato i patti. Abbiamo fatto passare solo i frontisti perchè la posa del porfido è delicata. Bisogna stendere un primo letto di sabbia, lasciare che i cubi si stabilizzino e poi spargerne un altro. I giorni di pioggia hanno un po' rallentato: bisogna lasciare che la sabbia si stabilizzi».
ULTIMO CHECK UP
Ieri sera l'ultimo sopralluogo e oggi il via libera. «Preciso che l'apertura ai frontisti era dovuta per cercare di sollevarli dall'inevitabile disagio patito in questi mesi, ma non dovuto a noi. Però per finire bene il lavoro, abbiamo dovuto limitare il numero di auto in transito. Ora comunque è tutto a posto». Il Comune ha accelerato perchè ha colto che la pazienza dei residenti era al limite. L'intervento infatti sarebbe dovuto terminare a inizio ottobre, ma Ats non ha finito gli allacci. E il cantiere ha sforato i tempi.
INTRALCI
Non è andato decisamente tutto per il verso giusto: l'intervento di ampliamento della rete dell'acquedotto avviato da Ats in via Manin necessita di collegare le nuove tubature allo snodo che si trova all'altezza di via Paris Bordone. Di qui l'allargamento dello scavo e l'obbligo di chiusura sia della strada che collega piazza Pola a via Manin, sia di via Castelmenardo, utilizzate come by-pass del cantiere. Fino alla fine di ottobre infatti, per permettere il transito dei veicoli e dei residenti, l'amministrazione aveva consentito ad auto e furgoni di entrare in piazza Pola da piazzetta Lombardi e ritornare in via Manin lungo via Paris Bordone. Poi invece le macchine hanno potuto continuare ad accedere alla piazza secondo il vecchio tragitto, ma per uscirne era d'obbligo tornare indietro sulla stessa via e poi svoltare in via Ortazzo.
SECONDO ATTO
Terminati gli interventi sulle tubature e la sostituzione delle condotte, si è dovuto mettere mano al porfido. E lì è servito un ulteriore mese: la rete è stata collegata il 9 novembre e subito si è partiti con la sistemazione della carreggiata. Lo sforamento dei tempi ha messo in difficoltà anche i commercianti di piazzetta Lombardi e piazza Pola. «In questi due mesi abbiamo perso il 20% -confermano i negozi di via Ortazzo- speriamo di recuperare con le festività natalizie». L'assessore ai lavori pubblici più volte ha incontrato residenti e negozianti alterati da questo consistente ritardo. «Però, come stabilito, abbiamo liberato gli incroci per il week-end dell'Immacolata» ribadisce Zampese. Questa mattina la via è percorribile, e il porfido ben posizionato e fluido dona alla strada un nuovo aspetto. Completati i lavori dei sottoservizi e il riposizionamento del manto su carreggiata, da oggi va a regime anche il nuovo orario Ztl con chiusura dalle 22 alle 6, quindi leggermente ritoccato e adeguato al varco di San Francesco.
Elena Filini
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