Veneto Banca: il pool sarà rinforzato

Martedì 24 Aprile 2018
Veneto Banca: il pool sarà rinforzato
LA MAXI INCHIESTA
TREVISO È questione di giorni, poi in Procura a Treviso si costituirà e sarà operativo il pool di magistrati che dovrà affrontare l'enorme mole di lavoro che riguarda il caso Veneto Banca. Due i fronti aperti oggi: l'indagine del pm Massimo De Bortoli per truffa, falso in bilancio, falso in certificazione e prospetto che nasce dalle migliaia di denunce presentate dagli ex azionisti, tornate da Roma. E il lavoro relativo al procedimento per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, che il giudice della capitale ha disposto venisse trasferito a Treviso per competenza territoriale.
IL VERTICE
Anche di questo ha parlato ieri il Procuratore di Treviso Michele Dalla Costa durante il l'incontro che si è tenuto Procura generale a Venezia. Una tappa, quella lagunare, che per Dalla Costa è probabilmente servita per fare il punto sulla situazione di sotto organico in cui lavorano i magistrati trevigiani, non solo per quanto riguarda il numero di sostituti procuratori - che a maggio verrà rafforzato da altri due nuovi arrivi, ma di prima nomina - quanto in relazione al personale amministrativo e soprattutto agli assistenti di polizia giudiziaria.
CASO SPINOSO
Sul tavolo c'è, soprattutto, la vicenda della ex popolare di Montebelluna, su cui pende la possibilità che si apra il nuovo filone d'inchiesta legato ad una possibile contestazione di bancarotta se la sezione fallimentare del Tribunale dichiarerà, come chiesto da De Bortoli, lo stato di insolvenza di Veneto Banca quando ancora operava sul mercato. Fino a oggi De Bortoli è stato aiutato nell'indagine sulla truffa e sui falsi da una task force della Guardia di Finanza. Ma per portare avanti quell'inchiesta, sulla quale presumibilmente sarà difficile arrivare a tirare le fila prima della fine dell'anno, insieme al procedimento arrivato da da Roma e alla nuova trincea delle bancarotte, il lavoro di un solo pm non può bastare.
IL TOTO NOMI
In Tribunale a Treviso si fanno già si ipotizza chi potrebbero essere i pm da affiancare a De Bortoli. In pole ci sono Giulio Caprarola e Gabriella Cama, i due con più esperienza fra i magistrati che fanno parte della cosiddetta area dei reati di natura economica, voluta da Dalla Costa. Il quale però si astiene dal fare incarichi per le note vicende di presunta incompatibilità legata agli incarichi legali ella moglie per Veneto Banca, lasciando quindi la decisione alla Procura generale. Nel frattempo, dopo che il giudice Bruno Casciarri ha confermato le misure cautelari di Vincenzo Consoli, ex ad di Veneto Banca, e il sequestro della villa di Vicenza e dei conti correnti e conti titoli suoi e della moglie, De Bortoli si prepara a studiare le carte romane per riformulare le richieste di rinvio a giudizio. Sullo sfondo la necessità da parte delle parti civili di presentare una nuova costituzione. Così come da capo dovrà partire la richiesta, che era stata accolta a Roma, di vedere riconosciuta la responsabilità civile di Banca Intesa.
Denis Barea
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