«Una riunione del tutto inutile»

Giovedì 23 Marzo 2017
«Una riunione del tutto inutile»
TREVISO - (ef) Già lo chiamano effetto Tazzer. Un impulso ai lavori pubblici che piace ai cittadini: a partire dai residenti in viale Montegrappa che commentano con soddisfazione la ripresa dei lavori in corrispondenza del tratto terminale della ciclabile, quello che prosegue in viale XV luglio. «Era da prima del 29 ottobre, data dell'inaugurazione della smart ciclabile, che il cantiere lì presente era fermo, abbandonato a se stesso e col parapetto sul torrente Cerca pericolante e a forte rischio di crollo. Ora finalmente si è ripartiti», scrivono sui social. Ora la richiesta è quella del ripristino dei parcheggi e degli stalli ostruiti dal cantiere, in un tratto dove le aree di sosta per auto sono state falcidiate. Social e processi partecipativi disegnano la nuova Treviso, come città in cui cittadino e amministrazione si parlano da vicino. Su questa falsariga si è svolto il carnet di 10 incontri che hanno visto progettisti e residenti insieme per immaginare proposte per il prossimo Piano degli Interventi. Qui a tener banco sono stati soprattutto il tema della riqualificazione insieme a quello della gestione del traffico delle strade comunali. Quest'ultimo ha raccolto 121 proposte su un totale di 285 contributi. «Il maggior numero di proposte -dichiara Marina Tazzer, neo assessore all'urbanistica- riguarda la viabilità e la mobilità. Non da inserire nel Piano degli Interventi ma opere di manutenzione e gestione ordinaria delle strade. Tutte queste richieste sono state raccolte e già fatte pervenire agli uffici di competenza perché possano essere al più presto realizzate. Le proposte urbanistiche saranno presto vagliate in relazione ai costi previsti e alle risorse disponibili». Ma la serata alle Stefanini non è piaciuta ai consiglieri di opposizione Sandro Zampese e Giuseppe Basso, che hanno abbandonato la sala prima della conclusione. «La riunione conclusiva è stata un elenco telefonico -polemizza Basso- per questo non c'era bisogno di un'assemblea, i dati si trovano sul sito. Ci aspettavamo un intervento del sindaco per spiegare i criteri di scelta. Invece Manildo non c'era». Per Zampese invece si tratta di un percorso «partito male e finito peggio, in cui è mancato un vero dibattito urbanistico».

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